Ieri la dirigenza del Milan, tra cui Paolo Scaroni, Gordon Singer, Franck Tuil e Giorgio Furlan, era presente a Nyon per incontrare la Uefa: il club rossonero è stato ascoltato dai giudici che hanno riesaminato il dossier e dovranno decidere quale sanzione dare al Diavolo ed inoltre SInger haspiegato il proprio business plan per rispettare le regole del pareggio di bilancio.
Il Milan vorrebbe puntare alla sanzione più semplice ovvero una rivalutazione totale della richiesta rossonera di voluntary agreement. Le altre due sanzioni più prevedibili sono una multa da pagare con l’aggiunta di limitazioni al mercato e l’impostazione di un settlement agreement per il triennio 2018-2021 per ridurre il passivo da 126 a 30 milioni di euro.
Questa volta il club meneghino attenderà dall’UEFA un trattamento diverso e non come quello ricevuto gli scorsi mesi con il TAS che poi ha ribaltato tutto. Nelle prossime 3-4 settimane i rossoneri sapranno il proprio destino. Tra i vertici del Diavolo sta trapelando ottimismo, ma in un eventuale sanzione severa il Milan ritornerà al TAS per un ricorso, come avvenne con la sentenza di esclusione dall’Europa League. Va detto che la Uefa vorrà evitare un altro scontro con il club milanista.