<p>Vincere e continuare a farlo, per proseguire verso gli obiettivi di squadra e – perché no – infrangere record personali. La <strong>Juventus </strong>mette nel mirino il prossimo mese, che sarà di fuoco: in campionato i bianconeri hanno ancora aperta la striscia di 8 successi consecutivi e vogliono mantenere – se non allungare – il vantaggio già cospicuo sulle inseguitrici, mentre in Champions League alle porte c’è la doppia sfida al Manchester United, forse decisiva per l’accesso agli ottavi di finale.</p>
<p><strong>Massimiliano Allegri</strong> tiene alta la concentrazione del gruppo, ancora non al completo per via dei vari giocatori in giro con le Nazionali, ma può contare su due dei pilastri di quest’anno, rimasti alla Continassa a lavorare, ossia Cristiano Ronaldo e Mario Mandzukic. A loro due il tecnico livornese si affiderà per centrare un record che lo proietterebbe di diritto fra i grandi di questo mestiere. Le 10 vittorie su 10 incontri stagionali possono già essere soddisfacenti, ma lo stimolo per fare ancora meglio arriva dal passato, precisamente nella stagione 1992-93, quando<strong> Fabio Capello</strong> alla guida del Milan vinse tutte le prime 13 partite, fra campionato, Coppa Italia e Champions League, oltre alla Supercoppa Italiana; i rossoneri si fermarono poi il 28 ottobre, con lo 0-0 con il Torino a San Siro e terminarono la stagione vincendo lo Scudetto, perdendo però la finale di Monaco di Baviera contro il Marsiglia.</p>
<p>Insieme a questo, c’è anche un altro primato a portata di mano, ossia quello delle 10 vittorie consecutive da inizio campionato, realizzato dalla Roma di <strong>Rudi Garcia</strong> nella stagione 2013-14: i prossimi tre avversari, Genoa e Cagliari all’Allianz Stadium ed Empoli in trasferta, sono sulla carta abbordabili per questa Juventus, ed è ipotizzabile che il record possa essere infranto - con la possibilità di eguagliare il Capello bianconero della stagione 2005-06, fermatosi a 9, contro il Grifone. L’avversario più ostico sembra essere il Manchester United, soprattutto nel match di Old Trafford, oltre alla supersfida a San Siro con il Milan prima della terza sosta, ma Allegri può farcela, anche se per lui i record personali sono secondari.</p>