Roberto Mancini ne ha chiamati tre in meno rispetto l'ultima volta: tra i 28 convocati per le sfide con Ucraina (amichevole a Genova il 10 ottobre) e Polonia (sfida decisiva per il futuro in Nations League il 14) le grandi sorprese sono Giovinco, Caprari e l'esclusione di Belotti.

Per la "formica atomica" è un ritorno a sorpresa. Tre anni fa l'ultima apparizione in azzurro, ora toccherà a lui smentire gli scettici sulle sue qualità che si spera siano rimaste intatte dopo anni lontano dal calcio ad alti livelli. Per Caprari è la prima chiamata in azzurro, l'attaccante della Samp ha meritato quest'occasione, ma forse troverà spazio soltanto in amichevole. Manca un centravanti di razza: c'è Immobile, torna Cutrone, che ci mette tanto impegno e ha un gran futuro davanti, c’è Zaza che pian piano si sta prendendo il Torino. Pesanti bocciature per Belotti e Balotelli. L'attaccante del Nizza è lontano da una forma fisica accettabile e fatica anche in Francia, il "Gallo" adesso dovrà rimboccarsi le maniche per riconquistare spazio. Abbondanza per gli esterni offensivi, con Chiesa, Bernardeschi, Insigne e Berardi, forse avrebbe meritato la chiamata anche Politano, che sta facendo davvero bene all’Inter.

A centrocampo torna Florenzi, ma soprattutto Verratti, che deve consacrarsi ancora ad altissimi livelli. Sono chiamati a guidare il reparto Barella e Jorginho che vivono un gran momento di forma. Un ottimo periodo lo sta attraversando Pellegrini, che dopo il tacco nel derby si è confermato in Champions e "costringe" Mancini a lasciare a Trigoria Cristante. Benassi non è al meglio e resta a Firenze, mentre come terzino D'Ambrosio scalza Zappacosta. Confermatissima la difesa, mentre tra i portieri si aggiunge Cragno come quarto.

Dopo l’esaltante 4 su 4 delle squadre italiane in Champions si spera che anche la Nazionale torni a farci emozionare, soprattutto in Polonia ci si aspetta una bella prova di forza.