Falsa partenza. La Lazio di Simone Inzaghi stecca l'esordio in campionato, all'Olimpico, contro quella che da sei anni è di fatto la bestia nerissima dei laziali tra le mura amiche: il Napoli di Ancelotti si impone di rimonta per 2-1, ribaltando l'iniziale gol del solito Immobile. Più ombre che luci nella gara dei bianco-celesti, i quali hanno confermato le indicazioni non esaltanti di un pre campionato sottotono. Gli stessi segnali avuti dall'amichevole contro il Borussia Dortmund si sono confermati sabato sera contro i partenopei, con una condizione fisica che non ha permesso ad Inzaghi e compagni di tenere il ritmo imposto dal Napoli per un'ora di gara.
Dopo una buona mezz'ora iniziale il crollo. Inversione netta di tendenza dalla scorsa stagione, quando i laziali si presentarono ai nastri di partenza in condizione brillantissima: certo, dodici mesi fa la Supercoppa rappresentava un appuntamento troppo ghiotto per lasciarselo scappare, mentre quest'anno qualcosa sembra cambiato. Fatta eccezione per Acerbi, Marusic, Badelj ed il solito instancabile Ciro Immobile davanti, pochi altri si sono messi in luce, anzi. Coloro i quali erano chiamati a fare la differenza, in positivo, sono risultati i peggiori in campo: sia Luis Alberto che Milinkovic-Savic hanno, per motivazioni differenti, denotato una scarsissima condizione atletica, che ne ha precluso la prestazione.
Se per lo spagnolo l'infortunio di fine annata scorsa ha condizionato la preparazione atletica, il serbo accusa il ritardo di preparazione causa Mondiale. Non sono bastati infatti quindici giorni per recuperare dalle fatiche di un'annata - quella precedente - estenuante (quasi cinquanta partite con la Lazio più l'esperienza in Russia con la Nazionale) dal punto di vista fisico e mentale. La mezzala serba è apparsa lenta e macchinosa, così come il compagno di reparto spagnolo, quasi mai pericoloso e scattante tra le linee di centrocampo e difesa degli azzurri. Un vantaggio enorme per i rivali, i quali ne hanno approfittato senza mai accusare più di tanto i colpi dei padroni di casa, fatta eccezione per quelli portati da Immobile.
E' proprio l'attaccante partenopeo la nota lieta - seppur non una novità - di questo inizio di stagione. Immobile ha ripreso laddove aveva lasciato, ovvero segnando, illudendo due difensori del calibro di Albiol e Koulibaly con una finta di tacco che ha lasciato di sasso il Napoli tutto ed anche parte dell'Olimpico. Motivo per il quale la Lazio sta pensando di cautelarsi in vista del prossimo futuro, con un rinnovo contrattuale che potrebbe arrivare nei prossimi mesi, forse giorni. Accanto al centravanti azzurro, anche l'innesto di Correa ha dato quella linfa in più di cui necessitava l'attacco della Lazio in una gara come quella di sabato. Estro e brio che tuttavia non sono servite - a gara in corso - a ribaltare la contesa. Tuttavia l'impatto dell'argentino è stato più che positivo. Inzaghi ci pensa in vista della trasferta contro la Juventus.