Nella classica amichevole in famiglia di Villar Perosa, la Juventus di Allegri batte largamente la Primavera e si gode il primo gol juventino di Cristiano Ronaldo, naturalmente osservato speciale di giornata.
Per quanto riguarda le formazioni iniziali, Max Allegri sceglie un 4-2-3-1. In porta c'è Szczesny, davanti a lui Bonucci e Chiellini. Ai fianchi due terzini di spinta, Cuadrado ed Alex Sandro, con Emre Can e Bentancur in mediana. Bernardeschi, Dybala e Douglas Costa si muovono alle spalle di Cristiano Ronaldo in attacco. Francesco Baldini risponde con un 4-3-3 con Loria fra i pali. In difesa ci sono Oliveira, Capellini, Anzolin e Morrone. Le mezzali sono Freitaz e Portanova, in mediana c'è Campos. Petrelli, Nicolussi e Di Francesco formano il tridente offensivo.
Dopo nemmeno due minuti i più grandi fanno capire che per loro amichevole o no cambia poco. Douglas Costa salta secco un avversario dalla sinistra e calcia ad incrociare, tutto col mancino, colpendo il palo più lontano; sugli sviluppi, Bernardeschi prova un'altra conclusione deviata da Loria in corner. Anche i ragazzini però ci sanno fare ed al quarto di gioco si mette in mostra il classe 2000 Nicolussi, che batte una punizione dai 30 metri direttamente verso la porta: idea ambiziosa ma esecuzione quasi perfetta, con la palla che si schianta sulla traversa a portiere battuto. Alla fine però sale in cattedra, quasi come per destino, Cristiano Ronaldo: una palla splendida di (ancora) Bernardeschi lo manda da solo a tu-per-tu con l'estremo difensore avversario, il portoghese gestisce e poi calcia col piede buono verso l'incrocio sinistro, 1-0 dopo otto minuti.
La Signora più vecchia, scusando il gioco di parole, dà però l'impressione di volersi divertire e quindi fa divertire. I campioni d'Italia continuano a verticalizzare tanto e sfruttare i buchi lasciati un po' colpevolmente dagli avversari. Chi sa gestire bene gli spazi, grazie ai suoi tempi d'inserimento, è Emre Can: il tedesco segna un gol un po' prima del quarto d'ora, ma partendo da posizione leggermente irregolare sul filtrante di Alex Sandro. E poco dopo ci riprova l'ex Liverpool, con una conclusione al volo col destro da fuori, pretenziosa ma a lato di poco. Il 2-0 è solo questione di tempo ed arriva su un altro lancio lungo, il secondo con cui Bonucci libera Cristiano in pochi minuti: Riccardo Capellini stavolta cerca di rimontare il cinque volte pallone d'oro, ma mentre ci prova finisce per deviare il pallone, realizzando così un goffo autogol.
Nemmeno venti minuti e la Primavera juventina è praticamente a terra. Ronaldo è sempre al centro delle azioni, integrato come se giocasse con gli stessi compagni da dieci anni: una sua combinazione con Douglas Costa permette al brasiliano di entrare ancora in area e colpire il secondo palo della propria gara. I primi cambi non spezzano il ritmo degli undici in duplice vantaggio, ed in particolare non frenano l'ex Shakhtar e Bayern, che continua a disegnare calcio. Siamo poco dopo la mezz'ora quando la sua ennesima irruzione in area serve a Paulo Dybala l'occasione perfetta per il primo gol di giornata, di testa da due passi. La doppietta della Joya arriva al 40esimo, di nuovo facile facile. CR7 conclude dal limite, Loria si supera in tuffo, il numero 10 appoggia dentro l'area piccola. Il primo tempo finisce sul parziale di 4-0 che sta pure un po' stretto alla prima squadra torinese.
Non inizia con un copione diverso il secondo tempo della sfida, nonostante le tant(issim)e sostituzioni, fra cui quella con cui Mandzukic rileva Cristiano Ronaldo. Dybala, lanciato in profondità, tenta uno spettacolare pallonetto dal limite dell'area che colpisce la parte superiore della traversa. Il 5-0 lo sigla comunque Claudio Marchisio, trovato a rimorchio da un appoggio di Khedira, con una staffilata nell'angolo alla destra di Loria. Al '72 ecco la consueta invasione di campo dei tifosi a caccia di maglie e ricordi di giornata.