Tanto entusiasmo portato dai nuovi, certo, ma la solidità ed il carattere della squadra li dà chi conosce bene l’ambiente. Mario Mandzukic incarna perfettamente lo spirito juventino ed il suo ritorno a Torino dopo il Mondiale di Russia è celebrato da tutto l’ambiente.

In particolare da Massimiliano Allegri, che da quando il croato è stato acquistato nell’estate 2015 difficilmente ha rinunciato a lui: tra tutti i grandi attaccanti passati da queste parti, il numero 17 era sempre lì, in campo, perché nessun altro è in grado di portare quel contributo in termini di quantità e sacrificio. Pur di tenerlo nell’undici titolare, il tecnico livornese lo ha reinventato ala sinistra in un 4-2-3-1, ruolo in cui lo stesso Mandzukic si trova benissimo e che sente suo, tanto che anche in Nazionale, nonostante il suo compito sia quello di fare da terminale offensivo, tende ad allargarsi sulla corsia mancina per lasciare lo spazio centrale ai compagni; con la selezione di Zlatko Dalic è stato uno degli uomini fondamentali del percorso mondiale, terminato con uno storico secondo posto.

Ora, di ritorno alla Juventus, si prospetta una nuova stagione da protagonista, al di là di tutto il clamore mediatico che ha portato l’acquisto di Cristiano Ronaldo, che nelle previsioni della vigilia catalizzerà tutto il fronte offensivo: infatti c’è da scommettere che Allegri troverà un posto fisso a Mandzukic nel nuovo assetto d’attacco, in cui reclamano spazio anche Dybala, Douglas Costa, Cuadrado e Bernardeschi. In tutti i discorsi di mercato fatti in estate, il croato non è mai stato messo in discussione, ed a essere sacrificato è stato Gonzalo Higuaìn, finito al Milan, perché l’allenatore ha posto un veto assoluto sull’ex Bayern Monaco. Con CR7 nella posizione di centravanti, Mandzukic agirà sulla corsia sinistra nella formazione tipo della prossima stagione, lasciando la fascia destra al ballottaggio fra Dybala e Douglas Costa.