Prima sconfitta per la Juventus d'America. Si conclude con un KO nei confronti del Real Madrid la tournée d'oltreoceano dei bianconeri, battuti per 3-1. Un risultato maturato principalmente in un pessimo avvio di ripresa, quando l'appena entrato Asensio ha fatto tutto ciò che ha voluto (nel caso specifico, due gol). Prestazione comunque in generale non pessima, ma che conferma che c'è tanto da lavorare per i piemontesi. Molto bene invece gli iberici. Di seguito la cronaca del match.
Per quanto riguarda le formazioni ufficiali, Julen Lopetegui sceglie il solito, fluido, 4-2-3-1. Navas in porta, Carvajal e Reguilòn si muovono da terzini. Nacho Fernandez ed Javi Sanchez i centrali, con Kroos e Valverde in mediana. Bale, Ceballos ed Isco si muovono con libertà sulla trequarti, Benzema fa la punta. Max Allegri risponde con un 4-3-3. Davanti a Szczesny agiscono De Sciglio, Benatia, Chiellini ed Alex Sandro. In cabina di regia spazio a Pjanic, le mezzali sono Khedira e Marchisio. Bernardeschi e Cancelo supportano Favilli in attacco.
Entrambe le squadre hanno un atteggiamento piuttosto serioso in avvio, poco "amichevole", prediligendo una manovra palleggiata dal basso, seppur non con ritmi alti (come prevedibile, ad agosto). All'improvviso, dopo un avvio che sembrava propendere in favore dei Blancos, i torinesi passano in vantaggio: un buon giropalla favorisce Bernardeschi, che viene dentro al campo ed apre verso la sinistra, dove Cancelo cerca un cross forte e teso, deviato in spaccata da Dani Carvajal. Lo spagnolo è sfortunato e spedisce il pallone in diagonale nella propria porta, complice una postura un po' imprecisa, portando così in vantaggio la Signora. Il match prosegue senza grosse occasioni.
La velocità del pallone pian piano si abbassa, tutti i ventidue in campo mettono ancora grinta sul terreno di gioco però il tasso tecnico della sfida non si eleva, se non grazie alle folate dei singoli. Si arriva così al 40esimo, quando su una palla lunga c'è un'iniziale respinta di Benatia ed un rimbalzo, al limite dell'area, per il sinistro di Gareth Bale: il gallese non perdona in queste circostanze e con una bordata di controbalzo pesca l'incrocio alla destra di Szczesny per l'1-1. Una grande giocata che sposta l'inerzia, anche psicologica, dell'incontro. Poco dopo infatti su un contropiede trova spazio Reguilòn, che dalla fascia mancina si improvvisa ala e calcia col destro a giro, impegnando il portiere avversario ad un prodigioso intervento in tuffo. Al momento del duplice fischio, il pari sta anche stretto ai campioni d'Europa.
La ripresa inizia con le prime sostituzioni: lasciano il campo nomi del calibro di Bale, Isco e Khedira per fare largo a molti talenti. Fra questi ci sono Vinicius e Marco Asensio, che confezionano immediatamente il gol del 2-1: sprint del brasiliano, ingresso nella parte mancina dell'area ed assist ben calibrato per lo spagnolo, che insacca da due passi. Un'azione devastante dei neo-entrati, per un secondo tempo che inizia nettamente meglio per i Galacticos. Asensio però non ne ha abbastanza e continua a seminare il panico insieme ai compagni: su un appoggio di Lucas Vazquez dalla destra, il numero 20 stavolta dribbla senza problemi Benatia e va verso il centro; poi calcia rasoterra, con un intervento pessimo di Szczesny a completare la frittata per il 3-1. È doppietta in meno di undici minuti per l'ex Malaga.
Madama insomma arriva all'ora di gioco un po' col fiatone, ma un'altra sessione di sostituzioni sembra venirle incontro proprio nel momento peggiore. Anzi Lunin, subentrato da un minuto o giù di lì, è costretto subito ad un intervento coi piedi sul destro ad incrociare di Cancelo, potente ma centrale. Poco dopo, una dormita su una punizione dalla trequarti mette sui piedi di Chiellini la palla del possibile 3-2: imbeccato da Pjanic, il difensore cerca dal dischetto uno scavetto col destro chetermina a lato. Sfumato questo moto d'orgoglio, i bianconeri non trovano continuità nel creare occasioni. Solo una conclusione dalla media distanza di Pereira (pure lui inizialmente in panchina) ed un tiro da fermo di Bernardeschi (deviato sulla traversa) spaventano ulteriormente le Merengues; da segnalare un paio di invasioni di campo nel finale. Il risultato comunque non subisce ulteriori cambiamenti: è 3-1 al FedExField.