L’ostacolo non è insormontabile e l’affare salvo sorprese clamorose si farà, ma per ora la trattativa rallenta. Gonzalo Higuaìn ha trovato l’accordo con il Milan ma per lasciare la Juventus pretende una buonuscita dai bianconeri.
Il Pipita, dopo le prime remore, avrebbe accettato la soluzione proposta dai rossoneri per un trasferimento temporaneo, con le rassicurazioni da parte del direttore tecnico Leonardo e della nuova proprietà capitanata dal gruppo Elliott sulla esercitazione del diritto di riscatto tra un anno, anche se, nonostante le voci discordanti, l’ingaggio proposto dal club milanista dovrebbe essere inferiore rispetto a quello che l’argentino percepisce a Torino. Il contratto sarà di 4 anni – contro i due rimanenti con la Juventus -, ma la cifra annuale corrisposta a Higuaìn sarebbe di 6 milioni rispetto agli attuali 7.5; in totale il Pipita andrebbe comunque a guadagnare di più in questo arco di tempo anche se il fatto di non poter giocare la Champions League per lui è una condizione negativa alla quale vuole ovviare chiedendo una buonuscita alla Juventus. La cifra richiesta si attesta fra i 4 ed i 6 milioni di euro, più o meno la differenza di stipendio annuale che percepirebbe Higuaìn al Milan. La Gazzetta dello Sport però rivela un diverso retroscena: l’attaccante argentino avrebbe in realtà chiesto ai rossoneri un ingaggio da 9 milioni annuali, oltre alla buonuscita pretesa dalla Juventus – anche perché in questa situazione il giocatore si sente scaricato -, ed in realtà la soluzione di prestito non sarebbe così gradita.
Dunque la definizione, al di là delle notizie uscite sui media in merito alle firme imminenti, sembra lontana, ed in tutto ciò potrebbe rispuntare l’ipotesi Chelsea, abbandonata negli ultimi giorni. I Blues – pare – non siano più interessati a Rugani e perciò andrebbero dritti dritti su Higuaìn, proponendo un acquisto a titolo definitivo – come preferirebbe l’entourage – e soddisfacendo le richieste di ingaggio, visto che Maurizio Sarri farebbe di tutto per riavere il suo numero 9 a disposizione. Situazione molto intricata quindi, e saranno necessari altri colloqui per piazzare ogni tassello al punto giusto.