Una rosa di titolari, o potenziali tali. Salvo qualche gregario possiamo benissimo affermare che gran parte dei giocatori della Juventus potrebbero giocare fissi in moltissime squadre di Serie A. Cosa ormai nota da anni. La programmazione è il mantra della dirigenza bianconera, cosa che l'ha portata a fare investimenti oculati pur prendendosi il rischio di scelte non propriamente eccezionali. Ma capita anche ai migliori di sbagliare. Ad oggi, a questa Juventus potrebbe mancare ancora un piccolo tassello, al netto delle cessioni che ancora devono arrivare (chi sarà quella eccellente? Ma soprattutto, ci sarà?).

Vari moduli e vari giocatori potrebbero essere impegnati quest'anno, coerentemente con quello appena passato in cui Allegri non ha mai schierato lo stesso undici titolare per più di una volta. E non è da escludere che la sinfonia possa ripetersi anche quest'anno giacché le scelte sono ampie. Quella più logica vede la riproposizione di un 4-3-3 ben preciso in cui il tridente prediletto potrebbe essere quello che vede Douglas Costa a sinistra, Dybala a destra e Ronaldo prima punta. La linea mediana offre un'ampia gamma di scelte grazie all'arrivo di Emre Can, giocatore abile nel coprire ottimamente gran parte dei ruoli da centrocampista. Dando per scontata la presenza di Pjanic davanti alla difesa, Can potrebbe giocare sia come mezz'ala di regia, al posto di Khedira sia come mezz'ala box-to-box, al posto di Matuidi. Quest'ultima opzione però dovrà essere studiata a fondo da Allegri dal momento che Emre Can raramente ha giocato a sinistra. Ma nulla sembra essere impossibile per un maestro di tattica come Allegri. La difesa sembra essere pressoché scritta, con l'unico dubbio legato al compagno di Chiellini: Caldara o Benatia. Il giovane ex atalantino ha dimostrato di avere la stoffa anche in Europa ma Benatia è stato una delle colonne portanti dell'anno appena passato. Il ballottaggio è un dubbio più che lecito. Sulle corsie laterali, Cancelo e Alex Sandro spazieranno senza troppi problemi.

Guardando le riserve, si potrebbe replicare una formazione pressoché analoga. Un 4-3-3 che vedrebbe uno switch tricolore sulle fasce basse, con Spinazzola e De Sciglio a sostituire i due giocatori di lingua portoghese. La difesa potrebbe essere completata da altri due giovani italiani, supponendo la titolarità di Benatia: Caldara e Rugani. Con Perin in porta, si avrebbe dunque una difesa tricolore che potrebbe riportare in auge anche quella della Nazionale italiana di calcio, raccogliendo l'eredità della BBBC. A centrocampo il discorso potrebbe farsi un po' più complesso. I giocatori in mediana sono parecchi e da questa elucubrazione andrebbe tagliato fuori Sturaro, il gregario per eccellenza della Juventus. Matuidi agirebbe a sinistra con uno tra Marchisio e Bentancur in cabina di regia e l'altro nel ruolo di mezz'ala. Più probabile che la scelta cada su Marchisio come vice Pjanic con il dirottamento del giovane uruguaiano nella parte destra del centrocampo. L'attacco sarebbe una ripresa di quello del campionato 16/17, anno in cui Allegri reinventò Mandzukic ala sinistra per sopperire all'assenza di Dybala. Hiaguin punta e Cuadrado ala destra. Una formazione di riserve che forse potrebbe soffrire un po' a centrocampo ma che comunque potrebbe lottare senza troppi problemi per lo scudetto.

E Bernardeschi potrebbe essere un jolly da non sottovalutare. Il suo sapersi adattare a molte posizioni in attacco può essere un'arma in più che consentirebbe ad Allegri di rivoluzionare la squadra a partita in corso. E l'esperimento mezz'ala incuriosisce gran parte degli esperti di tattica. Possiamo dunque ipotizzare un centrocampo B con Bentancur davanti alla difesa con Bernardeschi ad agire al suo fianco, pronto agli inserimenti che fecero la fortuna di Vidal. In altre parole, ad oggi la Juventus ha una squadra di riserve importantissima, quasi al pari dei titolari. Tornando ai titolari, non è da escludere un modulo stile Real Madrid, funzionale ad esaltare proprio le caratteristiche di Cristiano Ronaldo. In questo caso, Dybala potrebbe agire più indietro rispetto a Ronaldo e Mandzukic, con il croato preferito ad Higuain per una questione di equilibrio tattico. Anche se non è da escludere una coesistenza tra il portoghese e l'argentino, dal momento che ai tempi di Madrid l'intesa tra i due era molto buona. Una vera rivoluzione tattica che potrebbe però stravolgere i delicati equilibri allegriani che sembrano aver trovato pace proprio nel 4-3-3. Ora dobbiamo solamente attendere la fine del mercato per capire le prossime entrate ed uscite ed avere un quadro più chiaro e completo della Juventus che verrà.