CR7-Juve è realtà. Una suggestione, una pazzia, un sogno, un'utopia vissuta a occhi aperti. Tutto nasce quando Jorge Mendes, potente agente di Ronaldo, fa fiutare l'idea alla Juventus di avere il portoghese a 100 milioni di euro, in virtù di un accordo verbale con il presidente Perez. Da quel momento parte una lunga trattativa tra Madrid e Torino. Marca, quotidiano spagnolo, cavalca l'onda e annuncia una Juventus davvero in trattativa per Ronaldo. Dalla Spagna piovono sicurezze, come dal Portogallo, ma in Italia regna lo scetticismo. Arrivano voci contrastanti sull'operazione, ma una cosa è certa: la Juventus ci pensa.
Ieri, dopo un weekend di stallo e un Lunedì interlocutorio, l'accelerata finale. Andrea Agnelli, presidente della Vecchia Signora, prende il suo aereo privato da Pisa, in direzione Kalamata, Grecia. Sembra la solita bufala o, secondo alcuni, una semplice vacanza del presidente con la first lady bianconera, ma non torna la scelta della località. Salvo scoprire che Kalamata dista solo un'ora da Isola Narvino, dove è in vacanza Ronaldo. Pare ci sia un pranzo tra il giocatore e il presidente juventino, coronato da foto con brindisi finale per tradurre in realtà un sogno di mezza estate bianconera. Nel pomeriggio tardo, dopo le immagini del volo dell'elicottero del presidente bianconero, ecco l'ufficialità della trattativa. CR7- Juve è fatta. 105 milioni di euro il costo del cartellino, 12 per le commissioni, meritate, a Mendes, vero regista. Al giocatore 30 milioni netti a stagione.
La Juve e Ronaldo si conosceranno Lunedì per le prime visite mediche, quando sarà accolto da numerosi tifosi, in attesa di autografi o selfie col campione. Ora restano da capire le contromosse di Napoli, Roma e Inter per contrastare la potenza bianconera. Attesa anche intorno al Bernabeu, per capire cosa regalerà Perez ai tifosi delle Merengues e quale nome tirerà fuori dal cilindro tra Neymar, Mbappè o Kane. Nel frattempo, bentornata Serie A anni '80. Infine, benvenuto Cristiano Ronaldo 7 alla Juventus e nella città di Torino. Un toccasana per un campionato da tempo in difetto.