Dopo 5 anni di matrimonio, le strade di Felipe Anderson e della Lazio potrebbero separarsi. È questa la situazione fra il brasiliano e la società biancoceleste, al termine di una stagione in cui si è sfiorato il punto di rottura: al termine del match perso in casa contro il Genoa, il giocatore ed il tecnico Simone Inzaghi hanno avuto un violento scontro, tanto che lo stesso Felipe Anderson è finito fuori rosa per un paio di settimane, salvo poi una retromarcia da parte di entrambi; da lì però il rapporto si è inesorabilmente incrinato, nonostante le buone prestazioni del numero 10 nel resto della stagione.

Dunque, all’alba di questa sessione di mercato estivo si è giunti ad un bivio, ossia seguire la pista del rinnovo o quella della cessione. Il contratto attualmente in essere fra le parti scade il 30 giugno 2020 e quindi, per evitare questioni in stile Keita Baldè della scorsa estate o peggio quella di Stefan De Vrij recentemente, il direttore sportivo laziale Igli Tare vuole avere margine di manovra ed organizzarsi per tempo senza avere l’acqua alla gola e rischiare un danno economico alla società. La proposta del club consiste in un prolungamento fino al 2022, con un ingaggio da 2.5 milioni di euro a stagione, ma le offerte allettanti dall’estero non mancano, soprattutto dalla Premier League: il Daily Mail infatti parla di un sondaggio del West Ham, pronto a mettere sul piatto della bilancia 35 milioni di sterline per strappare Anderson al presidente Lotito, su richiesta del neo tecnico degli Hammers Manuel Pellegrini. Nelle ultime ore poi si sono fatti sotto anche il Leicester ed il Southampton per quanto riguarda l’Inghilterra, mentre dalla Francia pare che il Monaco abbia in mente uno scambio con Kamil Glik, vista anche la necessità della Lazio di trovare un sostituto di De Vrij, per ricomporre nel Principato la coppia con Keita.

Se ne riparlerà nei prossimi giorni, ma la situazione contrattuale di Anderson è delicata, perché l’accordo fra il club laziale ed il Santos - in sede di acquisto del brasiliano nel 2013 - prevede che il 25% della eventuale futura cessione del giocatore finisca nelle casse bianconere e dunque Lotito cercherà di monetizzare al massimo.