Gennaro Gattuso ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Milan TV: "Ci siamo fermati da dieci giorni ma io non mi sono fermato, ho salutato la mia famiglia in Calabria. È stata una stagione molto difficile. Nei miei sei mesi abbiamo sia cose buone che brutte. La base però c’è".

Il Milan che verrà: "Ci sono tante cose da fare per la prossima stagione. Dobbiamo rafforzare la squadra, organizzare il lavoro, serve parlare con lo staff. Per me lo staff non sono solo persone che lavorano con me ma anche quelle in sede e a Milanello. Un aggettivo che deve accompagnare il Milan nella prossima stagione? L’ultima partita contro la Fiorentina, un entusiasmo pazzesco. Entusiasmo che lo da chi scende in campo, lo dobbiamo trasmettere ai tifosi in modo tale che ci seguano e da non deluderli mai".

Tanto però si baserà sulla preparazione: "Si lavora, si suda, si fa fatica. Mi fa piacere che stiamo 10/12 giorni a Milanello, ci sono salite e il bosco. Ci sono tante cose da fare. Serve mettere benzina nelle gambe".

Nel frattempo il tecnico del Milan e Mirabelli andranno in Russia: "Sto in Russia qualche giorno per vedere le partite. Più che le partite, guardiamo i giocatori".

Parliamo del mercato: "Ultimamente siamo bloccati ma Fassone e Mirabelli si occupano di quello. Io organizzo con loro quello che dobbiamo fare. Ormai lo sa anche mio figlio quello che dobbiamo fare, ma speriamo di portare a casa giocatori importanti. Se cerco esperienza? In Italia la parola esperienza viene confusa con l’età. L’esperienza possono averla anche ragazzi di 25/26 anni. Noi stiamo cercando questi giovani con partite importanti alle spalle e che ci possono dare una mano. La parola noi deve essere la parola chiave. La parola io non mi piace. Chi viene deve sapere che rappresenta una società gloriosa e che viene in un gruppo forte che deve fare il salto di qualità".

Sicuramente Gattuso si aspetta qualcosa di più da qualche giocatore: "Da tutti. Facendo buone prestazioni non è bastato. L’asticella si deve alzare dal primo giorno di ritiro. Per questo serve voglia e non accontentarsi. Mi aspetto qualcosa anche da me e da chi lavora con me perché qualche errore lo abbiamo commesso. Dobbiamo migliorare anche noi.  Spero si rilancino. Andrè Silva ha segnato. Sono sicuro che a questo mondiale ci arrivano in grande condizione. Speriamo, sono un patrimonio del club. Tutti li danno in uscita ma noi li teniamo stretti".

Tutto sommato il Milan si è ripreso ed è riuscito ad arrivare sesto, il merito di chi è stato? "In questi mesi l’arma in più è stata la squadra, la voglia, la mentalità. Si parte da tutto questo. Speriamo che se arriva qualcuno arriva con questa mentalità, ne abbiamo bisogno. Il singolo giocatore ti fa vincere la partita, ma la squadra ti fa arrivare in fondo. Romagnoli e Bonucci? È un premio per loro. Romagnoli è un ’95 ma ha già 200 partite. È uno dei migliori difensori al mondo perché abbina qualità e quantità, sono questi i giocatori da cui ripartire. Bonucci lo conosciamo tutti. Anche Calabria poteva starci. Per questo dico che abbiamo la base per cui ripartire".