L'Ascoli resta in Serie B. La compagine di Cosmi contiene ed offende, senza segnare, e spedisce l'Entella in Serie C,  che diventa la quarta squadra insieme a Pro Vercelli, Novara e Ternana a retrocedere. Esplode la festa al Del Duca, Ascoli può festeggiare

Agonismo alle stelle, e tensione che si taglia con il coltello. Sono questi i massimi comun divisori che accompagnano la delicatissima sfida playout, con la cocente cornice dei tifosi bianconeri - 11.000 al Del Duca - a spingere i padroni di casa. La prima sortita pericolosa è, però, dell'Entella; Ardizzone vince il duello sulla corsia con Pinto, mette in mezzo una palla pericolosa che Crimi arpiona, e cade sul contatto con Addae. Nasca lascia proseguire. L'Ascoli risponde subito con l'incornata, al 6', di Monachello su un traversone dalla destra; palla alta. Le due squadre non vivono di mera tattica, anzi offendono quando ne hanno la possibilità. E' l'Ascoli a creare pericoli, bussando ripetutamente alla porta di Paroni; Kanouté e Clemenza salgono in cattedra, e la squadra gira bene; l'ex Pescara effettua un fendente pericoloso al 13', tre minuti dopo è l'ex Juventus che sfiora l'incrocio togliendo la sicura al mancino.

Il possesso palla è di marca ligure, ma è sempre l'Ascoli a creare le migliori chance; le conclusioni di Kanoutè - tracciante alto - e Mogos - destro in area ribattuto, susseguente ad un ottima azione corale - arrivano a ridosso della mezz'ora, mentre al 33' i bianconeri costruiscono la migliore occasione della gara; Mogos si appoggia su Addae, largo a destra, che chiude il triangolo con un elegantissimo tacco; l'esterno attacca la porta dal lato corto dell'area di rigore, entra negli undici metri, e calcia, trovando l'intervento a mano aperta di Peroni. Al 42' ci prova Baldini dalla distanza - distinto l'estremo difensore biancazzurro - un minuto dopo La Mantia, credendo di essere in posizione di offside, non sfrutta un imbucata magistrale arrivata dalla trequarti. Non ci sono più scossoni, primo tempo consegnato alla storia.

I bianconeri partono forte anche nel secondo tempo. L'agonismo della squadra di Cosmi spaventa l'Entella, che inserisce la freschezza Di Luca a discapito di Aliji. Il Picchio vive nella metà campo avversaria, appoggiandosi sia alla spinta della fasce, sia al fosforo a centrocampo. All'8, Baldini - prima di uscire, al suo posto D'Urso - calcia dalla media senza pungere, mentre Clemenza al 13'è decisamente più pericoloso; il primavera Juve controlla ai 20 metri, e calcia con il mancino, spedendo la palla di poco sul fondo. Il match si infiamma, e saltano gli schemi. Le maglie sfilettate esaltano i signori delle corsie, che possono accendere il motore ed offendere di gran carriera. Al 18', occasione Entella; Benedetti si ritaglia spazio in area, Kanoutè se lo perde, e lui impatta; colpo di testa che termina di poco fuori.

Al 26', De Luca controlla la sfera e va in porta, Agazzi rischia in due tempi su Aramu. Il match esplode, le occasioni fioccano. Al 30', chance pazzesca per i bianconeri; uno-due veloce Clemenza - D'Urso, con quest'ultimo che prende il fondo e crossa scavalcando Paroni e mettendo Padella in condizione di appoggiare soltanto la sfera a rete. Il centrale impatta con la nuca e non riesce incredibilmente a firmare l'1-0. Sull'angolo successivo, Clemenza addomestica la palla e calcia; Paroni respinge sul palo. Dall'altro lato, Icardi prova a sorprendere Agazzi calciando dai 20 metri, bravo l'ex Cagliari a tenere la palla lì. Fioccano i gialli, mentre la gara sfocia negli ultimi 5 minuti regolamentari. Kanoutè prova la solita staffilata dalla distanza al 45', Cosmi butta dentro De Santis in pieno recupero. Dopo 5 minuti di recupero, l'allenatore bianconero scarica la tensione facendo cadere le lacrime mentre è in atto l'invasione di campo. Entella che torna in C dopo 4 anni.