Come vi stiamo raccontando da giorni in casa Milan si sta vivendo un momento abbastanza complicato per via del no della Uefa al settlement agreement e la possibile esclusione dei rossoneri dall'Europa League. Secondo la Gazzetta dell Sport in edicola quest'oggi, sarà un mese molto caldo quello che dovrà vivere il Diavolo. Andiamo a scoprire il perchè.

Punto 1, rifinanziamento e aumento di capitale: nel mese di giugno Yonghong Li dovrà versare nelle casse del club un’altra quarantina di milioni di aumento di capitale (una prima parte, ovvero circa 10 milioni, è attesa per i primi giorni di giugno ndr). Intanto i piccoli azionisti del Milan hanno scritto una lettera direttamente al patron rossonero facendo capire che stanno perdendo la fiducia nel presidente: "L’incertezza sul rifinanziamento del debito contratto con Elliott è un nodo da sciogliere entro brevissimo tempo. Pena, diversamente, una crisi della governance societaria e il sostanziale annullamento dei miglioramenti del conto economico. Il tempo è purtroppo scaduto, Signor Presidente. Se la Sua holding è in grado di rifinanziare immediatamente il credito concessole dal fondo Elliott e di smentire, nei fatti, l’Uefa, ci aspettiamo dichiarazioni e atti conseguenti. Se invece questa possibilità manca, non vi è altra strada che quella di farsi da parte".

C'è da sottolineare, come ha concluso la rosea, che Yonghong Li fino ad ora ha sempre onorato gli impegni presi e le richieste del CDA, ma questa volta non sarà facile trovare ben 40 milioni di euro soltanto in un mese. Sullo sfondo rimane il fondo Elliot che più e più volte si è detto disponibile a concedere un ulteriore prestito al patron cinese. Se il presidente del Milan non dovesse rispettare le scadenze, sarà proprio il fondo americano ad entrare in gioco. Ricordiamo che Yonghong Li dovrebbe restituire al fondo Elliott 303 milioni, più quasi 70 di interessi. Il presidente rossonero aveva promesso di rifare un grande Milan, ma è ancora veramente così?

Intanto Marco Fassone e una serie di avvocati stanno lavorando ad una una documentazione dettagliata da presentare alla camera di giudizio della UEFA. Nel frattempo Mirabelli sta lavorando sul mercato, ma aspettando la decisione da Nyon.