Il Milan non ha ancora digerito la pesante sconfitta maturata nella finale di Coppa Italia contro la Juventus - 4-0. Un ko duro, frutto di un secondo tempo a senso unico. Per i primi 60 minuti c’è stato un buon equilibrio nella gara, ma poi sono stati determinanti gli errori dei singoli, quelli di Donnarumma sono sotto gli occhi di tutti. La partita poteva finire 1 o 2 a zero, ma la coppa l'avrebbe comunque portata a casa la squadra di Allegri. Troppo ampio il gap tra le due compagini.

Il Milan esce con le ossa rotte dall'Olimpico, in particolare per gli errori di Donnarumma, che hanno indirizzato pesantemente la partita. 

LA SERATA NO DI DONNARUMMA

Ovviamente Donnarumma non è l’unico responsabile: il portiere rossonero ha compiuto un paio di prodezze, ma anche altrettanti gravi errori, pagati dalla propria squadra con il secondo e terzo gol della Juventus, sui quattro incassati. Sicuramente gli errori hanno mentalmente abbattuto la squadra, e le sue due papere hanno indirizzato la Coppa Italia verso Torino. Forse una delle notti più brutte, insieme a quella dei finti dollari durante l’Europeo Under-21.

Il giovane portiere, dopo il triplice fischio di Amato, è uscito in lacrime. "Da parte mia ci sarà grande protezione. Non stiamo qui a puntare il dito contro Gigio. Tutti ci assumiamo le nostre responsabilità. Non abbiamo perso per colpa di Donnarumma". Gattuso, Bonucci, Storari nel post partita, hanno difeso l'estremo difensore cercando di consolarlo e rassicurarlo. 

Inutile negarlo: quello che è successo la scorsa estate ha creato delle difficoltà in Gigio, ha reso tutto più difficile ed ha complicato tutto il suo percorso di crescita. Dopo la notte di Doha (fu decisivo per la conquista della Super Coppa Italiana ndr), mercoledì ha vissuto la partita peggiore dell’anno nella serata più importante della stagione del Milan. 

Il futuro è di Donnarumma, che ha compiuto 19 anni tre mesi fa e ha già oltre 100 presenze in rossonero e soprattutto ha tutte le qualità per fare bene sia nel Milan, ma anche nella Nazionale italiana per il dopo Buffon. Nessuno alla sua età è così forte, però va preservato un ragazzo considerato fin da bambino un predestinato. Il club di via Aldo Rossi, con l'acquisto di Reina, può sacrificare per il bilancio Donnarumma, difatti non è un mistero l'interesse del PSG. Quella di mercoledì potrebbe essere stata l’ultima finale di Donnarumma con la maglia del Milan, ma dopo gare così si rischia la perdita di valore. Fassone e company devono portare a casa almeno 60 milioni, altrimenti la cessione non avrebbe senso. 

Il Milan deve fare di tutto per andare in Europa League, anche passando dai preliminari. Gattuso dovrà rimettere in piedi tutta la squadra. Donnarumma, come tutta la rosa rossonera, si deve riprendere mentalmente, per disputare al meglio le ultime due giornate di campionato contro Atalanta e Fiorentina.