E' di sicuro uno degli allenatori rivelazione di questa Serie B, Simone Inzaghi, tecnico del Venezia che sta trascinando i lagunari ai playoff di fine stagione. Dopo la promozione dalla Lega Pro, l'ex tecnico del Milan ha costruito qualcosa di importante anche nel campionato cadetto, allontanandosi celermente dalla realtà salvezza e lottando con le big per un posto in Serie A. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Inzaghi ha parlato proprio della promozione: "Ho fatto quello che mi ha chiesto la società, che voleva la salvezza, ma ho sempre creduto di poter fare di più. Ora siamo in ballo e balliamo: per la A diretta è dura, ma ai playoff…".
Continua, l'attuale allenatore del Venezia Calcio: "Stiamo bene, veniamo da 5 vittorie di fila con 9 gare vinte su 10 in casa. Ci siamo. La promozione diretta? Non abbiamo l’assillo ma ci proviamo, la serenità è dalla nostra. A livello fisico quello che c’è, c’è: ora conta la testa. E per noi fare la terza promozione di fila sarebbe storico. Lavoriamo molto, lo staff è molto preparato: il sacrificio è alla base di tutto e rompo le scatole ai giocatori. Chi mi ha sorpreso di più? Domizzi. Alla sua età non ha mai perso una partita e un allenamento. O Soligo, un traino per tutti".
Pippo Inzaghi ha poi parlato del cambio di modulo, punto di svolta di un'intera stagione: "Perché sono passato al 3-5-2? Ho fatto delle valutazioni. Con Andelkovic sarebbe stato controproducente rinunciare a uno dei due difensori. Gli esterni sono più d’attacco che di copertura. Le mezzali Pinato e Falzerano giocando a 5 possono sfruttare di più la fase offensiva. E davanti meglio avere il doppio centravanti".
L'attuale allenatore del Venezia non ha potuto evitare domande sul fratello minore Simone, che con la Lazio sta facendo vedere davvero un ottimo calcio: "Anche lui sfrutta le caratteristiche dei suoi giocatori: la Lazio ha gente di palleggio, non dà riferimenti. Lui ha il miglior attacco della A, io la miglior difesa della B: non male. Simone è uno dei migliori a livello europeo, ci confrontiamo per affrontare qualche sistema di gioco". In ultimo, una parentesi sul suo futuro: "Voglio andare dove posso essere felice, magari all'estero" conclude Pippo Inzaghi.