Con il campionato ormai concluso, la Juventus sarà impegnata domani sera nella finalissima di Coppa Italia. I bianconeri dovranno affrontare il Milan di Gattuso in una gara tutt'altro che scontata, con i rossoneri reduci da ottimi risultati. Sarà sicuramente una gara ricca di emozioni, sempre presenti quando si parla di Juventus e Milan e soprattutto sempre più accese in partite di questo calibro.

La Vecchia Signora ha continuato a lottare, fino alla fine, nonostante la sconfitta subita in casa contro il Napoli. Il goal di Koulibaly ha suscitato la gioia esplosiva dei tifosi Partenopei che tuttavia si sono visti crollare davanti agli occhi - non ancora definitivamente - il sogno scudetto, dopo la sconfitta con la Fiorentina e il pareggio con il Torino. Insomma, le due rivali storiche di Madama, in un certo senso, hanno dato una mano al percorso scudetto della compagine di Max Allegri.

Campionato riaperto dunque e partite sudate, con l'Inter prima e con il Bologna poi: oramai si possono tirare le somme di fine anno, individuando così i migliori di questa Juventus e, ovviamente, anche i peggiori. Tra i nomi che più hanno fatto gioire i tifosi juventini, spuntano quelli di due esterni, sudamericani precisamente, i quali spesso sono stati i jolly vincenti di questa Juventus versione 2017/2018.

Il pupillo di Antonio Conte

Uno di questi è proprio Juan Cuadrado, esterno colombiano tanto agognato da Conte, che solo nell'estate 2016 arrivò a titolo definitivo alla Juventus. L'ex Chelsea quest'anno è stato fuori dai campi di calcio per 92 giorni, saltando ben 16 partite tra campionato e coppe, a causa di una pubalgia che lo ha colpito a Dicembre. Al suo ritorno, l'ex Fiorentina è risultato subito decisivo con il goal partita contro il Milan, il quale ha sbloccato definitivamente il risultato. Juan Cuadrado è il cosiddetto uomo della provvidenza, protagonista sempre di goal non facili, come quello contro l'Inter o se vogliamo andare indietro con gli anni, quello al 90esimo nel derby contro il Torino di 2 anni fa. L'ultima trovata di Allegri è stato schierarlo nel ruolo di terzino destro viste le assenze di De Sciglio e Howedes, rendendo il colombiano così un jolly a tutti gli effetti. Cuadrado dunque è un asso nella manica per il tecnico livornese, colui che è capace di svoltare le partite quando queste si mettono male; e questa è una delle sue qualità più grandi: l'imprevedibilità. L'esterno si può quasi definire anarchico per certi aspetti, un creatore di situazioni inaspettate, un giocatore intelligente che riesce ad adattarsi in più ruoli, insomma uno degli elementi imprescindibili di questa Juve.

Il fulmine brasiliano

Così veloce che compararlo a un fulmine può sembrare riduttivo. Douglas Costa è arrivato quest'anno dal Bayern Monaco, un esterno sinistro dotato di una grande tecnica. L'ex Shakhtar si è piano piano preso la Juve, diventando uno spacca partite alla pari del suo collega colombiano della fascia opposta. Allegri ha studiato per bene la sua entrata in scena, facendogli assaporare con calma il calcio italiano e inserendolo nella mischia nei campi Europei in cui aveva già avuto qualche esperienza con il Bayern Monaco. Douglas Costa è il tipico esempio del motto "hard work pays off", cioè  il lavoro paga e questo si è visto con l'andare della stagione. Si può dire attualmente, a Maggio,  che il brasiliano è riuscito a prendersi la Juventus dopo le continue critiche iniziali, che gli hanno fatto sicuramente bene per capire un calcio che a detta sua "è diverso da tutti gli altri campionati". Allora possiamo solo attendere domani sera, quando ci sarà la finalissima tra Juventus e Milan, per vedere se Douglas Costa anche questa volta riuscirà a lasciare il proprio segno sulla gara.

 

 

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