Una partita esaltante quella giocata da Lazio e Atalanta. Match che ha visto entrambe le squadre esprimere un calcio spumeggiante, fantasioso, divertente e che ha dimostrato la grandiosità delle due formazioni. I bergamaschi, in particolare, avrebbero meritato la vittoria, data la facilità e la rapidità nel creare ed arrivare sempre primi su ogni pallone e nel creare azioni pericolose ad un'altra grande squadra come la Lazio di Simone Inzaghi, che può ritenersi contenta del risultato ottenuto quest'oggi ma che avrebbe potuto fare tranquillamente di più, forse scoraggiata dalle assenze di Radu, Parolo e Immobile.
Per quanto riguarda le formazioni, Simone Inzaghi opta per il 3-5-5-1. In porta c'è Strakosha, difesa a tre composta da Luiz Felipe, De Vrij e Caceres. A centrocampo i tornanti sono Marusic e Lulic, in mezzo Murgia, Leiva e Milinkovic-Savic. Sulla trequarti Luis Alberto supporta Caicedo. Gian Piero Gasperini risponde con un 3-4-2-1. Tra i pali Berisha, trio difensivo composto da Toloi, Palomino e Masiello. Centrocampo a quattro con Catagne e Gosens sugli esterni, De Roon e Freuler in mezzo. Più avanti Gomez e Cristante supportano il giovane Barrow.
La partita è subito emozionante, con la formazione di Gasperini che subito cerca di fare possesso e dopo neanche due minuti di gioco, De Roon esce da una gabbia di giocatori della Lazio, verticalizza per Barrow che batte facilmente Strakosha e porta la sua squadra in vantaggio. I padroni di casa non riescono a creare occasioni, data la bravura dei nerazzurri nel chiudere bene gli spazi e nel restare stretti tra i vari reparti. Lazio che continua a spingere ma dorme troppo in difesa e rischia di prendere il secondo gol in dieci minuti di gioco quando Freuler al limite dell'area trova Cristante che appoggia a Gomez, l'argentino cerca il secondo palo ma a fermare tutto è il palo. Calcio frenetico e gli errori aumentano, sempre però dalla parte della squadra locale con Caceres che gioca male di sponda prende in pieno Castagne che, fortunatamente, non trova nessuno in mezzo. Piano piano, però, i biancocelesti alzano il proprio baricentro tentando la verticalizzazione su Caicedo, e alla mezz'ora il talento serbo Milinkovic-Savic decide di svegliarsi e con un lancio maestoso trova in verticale Luis Alberto che trova in mezzo il solo Caicedo ed è pareggio Lazio, con il terzo gol stagionale del numero 20.
Partita esaltante, ricca di azioni, capovolgimenti di fronte improvvisi, con due squadre che esprimono un grande calcio. I padroni di casa, dopo il gol del pareggio, sfiorano il gol della rimonta sempre con Caicedo quando, da palla inattiva calciata da Lucas Leiva, sale altissimo e impatta il pallone con grande forza, non riuscendo ad inquadrare lo specchio davvero per centimetri. A confrontarsi con la Lazio è ancora la sfortuna, dopo Immobile con il Toro tocca a Luis Alberto abbandonare il campo per un problema inguinale alla coscia sinistra, al suo posto Felipe Anderson. Match che dopo la mezz'ora assume una forma lineare, con entrambe le squadre propense al rifiatare per recuperare energie e tentare le ripartenze improvvise. Il primo tempo si chiude, infatti, con la ripartenza degli ospiti con Gosens che guarda in mezzo, trova la deviazione di De Vrij, palla che arriva sul ginocchio dello sfortunato Freuler, che può solo guardare la sfera arrivare nelle braccia di Berisha.
Secondo tempo che si apre con un destro al volo terrificante di De Vrij che con grande coordinazione impatta la sfera con il collo pieno ma trova un grandissimo Berisha che devia il pallone con le unghia, spedendolo in corner. Sembra un'altra faccia quella della Lazio in questi secondi 45' di gioco, un'esplosività e una rapidità nelle manovre offensive grazie anche all'eleganza e al dribbling letale di Felipe Anderson. E' proprio il numero 10 brasiliano che intorno al sessantesimo salta secco Toloi, mette in mezzo ma Palomino è bravo a chiudere in corner. La gara si fa nuovamente accesa, ma la stanchezza inizia a farsi sentire, ne son prove i continui errori delle due formazioni e i continui capovolgimenti di fronte, come quello atalantino al minuto 66 con Ilicic che sulla destra fa secco Lulic, trova in mezzo Freuler, lo svizzero cerca e trova il secondo palo ma Strakosha è fenomenale e devia in corner.
Match non particolarmente esaltante, i ritmi si abbassano visto anche il caldo afoso che respira sulla capitale. E' la Lazio a fare la partita, con un nuovo assetto tattico: Lulic interno a centrocampo, Lukaku a sinistra e Milinkovic-Savic falso nueve. La formazione di Gasperini, invece, cerca di pungere la retroguardia bergamasca attraverso le verticalizzazioni su Ilicic che con le sue qualità riesce sempre a creare qualcosa, come al minuto 75 quando su cross di Gosens dalla destra, impatta di sforbiciata il pallone, non riuscendo però a trovare la forza per battere Strakosha che, comunque, aveva respinto la sfera. La gara diventa nuovamente frammentata, e sono ancora gli oribici sempre con Ilicic a sfiorare il vantaggio, questa volta a causa dell'intervento in scivolata di Bastos che, su palla tagliata in mezzo del numero 72 si lancia sul pallone deviando in angolo il tiro a botta sicura di Gosens.
Adesso il gioco è nuovamente fluido e decisamente spettacolare, con i nerazzurri che sembrano avere più birra, andando nuovamente vicini al gol del vantaggio: Gosens sulla sinistra trova nuovamente Gomez in mezzo che arriva a tutta velocità a tu per tu con Strakosha, ma l'albanese è superbo, riesce a respingere sulla sua sinistra, lì arriva Hateboer che calcia a botta sicura ma trova l'opposizione sulla linea di De Vrij che spedisce il più lontano possibile. Nei minuti di recupero è ancora l'Atalanta a spingere questa volta da palla inattiva battuta da Ilicic che trova Palomino in area, l'argentino colpisce fortissimo la sfera ma non inquadra lo specchio della porta di nulla. La gara si conclude con il tentativo finale di Felipe Anderson che cerca Milinkovic-Savic in mezzo, ma il pallone è troppo lungo e finisce sul fondo.