La vittoria del Milan apre questa terz'ultima giornata di Serie A. I rossoneri hanno agevolmente archiviato l'Hellas Verona nel primo dei due anticipi di oggi, vincendo per 4-1 in una gara mai davvero contesa. Questa sconfitta segna la retrocessione matematica per i gialloblù, mentre la controparte supera virtualmente l'Atalanta (domani in campo all'Olimpico contro la Lazio) e si prepara al meglio alla finale di Coppa Italia di mercoledì, da disputarsi contro la Juventus. Di seguito la cronaca del match.
Per quanto riguarda le formazioni, Rino Gattuso sceglie un 4-3-3. In porta c'è Donnarumma, i terzini sono Abate e Rodriguez con la coppia Bonucci-Romagnoli nel mezzo. A centrocampo spazio a Kessié, Locatelli e Bonaventura, mentre in attacco c'è il tridente con Suso, Cutrone e Calhanoglu. Fabio Pecchia risponde con un modulo speculare. Fra i pali confermato Silvestri, davanti a lui Bearzotti, Caracciolo, Heurtaux, Fares. Il mediano è Calvano, le mezzali Romulo e Danzi. Il tridente offensivo è formato da Cerci, Petkovic e Matos.
Fin dall'inizio i veneti non sono in grado di contenere gli assalti avversari, in particolare sulla corsia destra. I movimenti provati e riprovati di Kessié aprono ampi spazi per le classiche giocate di Suso nell'half-space col sinistro. Dopo una prima conclusione da fuori respinta da Silvestri, lo spagnolo si rende ben più pericoloso con un pallone nel mezzo per il taglio di Cutrone a centro area, con l'italiano che però non riesce a deviare in maniera decisiva la traiettoria, prima che Kessié spari in tribuna sulla respinta. È solo una questione di tempo: l'1-0 arriva a poco meno di dieci minuti dal fischio iniziale e nasce sempre da un'iniziativa del numero 8 dei giocatori locali, che arriva sul fondo dopo l'imbucata di Bonaventura e premia, con un passaggio arretrato, il movimento a rimorchio di Hakan Calhanoglu il quale conclude a tutta potenza, rasoterra verso il palo lontano, non lasciando speranze né al portiere avversario né ad Heurtaux, che sulla linea sporca la traiettoria ma non in maniera decisiva.
Il turco si mostrerà determinato ad ottenere la doppietta già nei minuti immediatamente successivi. Una prima conclusione, sempre di destro dalla parte sinistra della lunetta, si spegne dritta sul fondo. Al 17esimo il conto personale dell'ex Leverkusen giunge a tre, con una botta stavolta mancina che trova però nuovamente le mani di Silvestri. I rossoneri abbassano un po' l'intensità dopo aver trovato il vantaggio e sprecano un paio di situazioni, prima di sfruttare ottimamente quella che si presenta poco dopo la mezz'ora. Bonaventura occupa la trequarti e vede il taglio di Patrick Cutrone verso la sinistra dell'area: dopo un buon passaggio, il classe 1998 difende palla e calcia perfettamente sul primo palo. Azione da manuale anche quella che porta Locatelli a concludere, centrale, dai venti metri circa (troppo centrale, deviato in corner). Il primo tempo si conclude con una specie di rondo continuato dei padroni di casa, in pieno dominio.
Il secondo tempo si apre con la splendida giocata di Ignazio Abate. La difesa scaligera è pessima nella gestione del duetto dell'italiano con Suso: il terzino viene allora dentro l'area e col destro calcia d'esterno piede verso l'angolo più distante, realizzando un gol splendido per il 3-0. Dopo il tris i ritmi si abbassano decisamente, visto che i lombardi hanno interesse a gestire le energie. Locatelli, con una conclusione, trova una deviazione di Heurtaux che spiazza Silvestri ma non abbastanza da batterlo, visto che con un buon riflesso l'italiano riuscirà ad evitare il 4-0. Pian piano gli ospiti quindi proveranno a proporre qualcosa: tutto questo culmina nella punizione di Romulo, che da poco oltre il vertice sinistro dell'area calcia una splendida punizione, con traiettoria classica a giro che si stampa sulla traversa a 20' dal termine.
I ritmi dell'ultima parte di gara diventano quindi molto bassi. La sfida è tutt'altro che emozionante in quel di un San Siro sempre attivo, ma non accompagnato da un Diavolo attento (molto) più in difesa che con la palla fra i piedi. La controparte è anch'essa attenta ad evitare un'ulteriore figuraccia, ma con una buona dose d'orgoglio trova il gol. Lo fa sugli sviluppi di un corner quando, appena fuori area dopo una respinta, il neo-entrato Lee Seung-woo calcia di controbalzo col sinistro, molto potente e sotto la traversa. Una traiettoria imparabile per Donnarumma, così come sarà per l'altro estremo difensore il tiro di Fabio Borini all'89esimo. L'ex Sunderland, dopo aver ricevuto un cross di Bonaventura sul centro-destra dell'area di rigore, infilerà la palla nell'angolo d'esterno e rasoterra, firmando il 4-1 finale.