Prima della Coppa Italia, prima della Juventus, il Milan di Gattuso affronta il Verona a San Siro per continuare a inseguire l'Europa League. La gara d'andata rappresentò uno dei momenti più bassi della stagione rossonera, ora invece è vietato sbagliare. Le rivali per l'Europa League in classifica sono ancora lì, tutte vicine, e il Milan non può permettersi di rimanere fuori dall'Europa nella prossima stagione.
Gattuso in conferenza stampa ricorda la gara dell'andata contro il Verona per provare a caricare la squadra: "Contro il Sassuolo abbiamo fatto una grandissima partita segnata da episodi. Non dobbiamo ripetere la gara fatta col Benevento, serve essere uniti e giocare da squadra senza lasciar loro spazio. All'andata ci hanno ucciso con il campo aperto, ricordiamoci come siamo stati male dopo quella sconfitta per il senso di rivalsa. La storia ci dice che li abbiamo sempre sofferti e non dimentichiamo la figuraccia fatta al Bentegodi.
Una settimana fa queste mura ancora tremavano, ora non dobbiamo ripetere l'errore fatto contro il Benevento con l'Hellas. Ci giochiamo l'Europa League, non possiamo sbagliare. Priorità a domani e poi avremo 4 giorni per la Juventus. La storia ci dice che con le piccole fatichiamo, ecco perché ci vuole testa e massimo sforzo. Prima pensiamo all'Hellas, la testa non deve andare alla Juventus. Domani giochiamola bene, dimostriamo di stare bene e questa settimana ho visto la squadra brillante, che dopo la vittoria di Bologna è più libera".
Ultimo passaggio sulle condizioni di Romagnoli e Biglia: "Ha fatto tutto con i compagni, può essere della gara ma vediamo. Ad avercene gente come Lucas. Nel calcio c'è gente brava e meno brava, poi ci sono gli atleti, i professionisti e i campioni che sanno come vivere questo mondo. Lui è un pazzo scatenato, vuole lavorare sempre e stare sempre con noi. Questo è lo spirito che voglio, per me è fondamentale e così devono essere, un segnale per tutti. Mi strappa un sorriso perché è ancora un po' storto ma vuole esserci comunque. Parlando seriamente, è ancora lontano dallo stare bene. E ne approfitto per dire una cosa, ne ho sentite troppe su di lui. È forte, ha grande mentalità, e gioca titolare nell'Argentina non a caso".