Netto e meritato successo del Cittadella, che espugna il Partenio e continua a sognare nella promozione diretta. Incubi invece per l'Avellino, che sembra destinata a una catastrofica retrocessione in C. Le reti di Bartolomei e Chiaretti testimoniano la superiorità degli uomini di Venturato, mai messi in difficoltà da un avversario che, sulla carta, dovrebbe giocare con il sangue agli occhi.


Primo tempo Già decimati da infortuni e squalifiche che lo costringono a schierare Gavazzi come terzino, Foscarini perde dopo pochi minuti anche De Risio. In campo, a far danni, va Moretti, lento e impacciato ai limiti dell'indisponenza, che regala metri alle scorribande del Cittadella e risulterà decisivo in entrambi i gol. Nel primo quarto d'ora il Cittadella si rende pericolosa su alcuni calci piazzati, cercando di finalizzare schemi che mettono in affanno la retroguardia irpina. L'Avellino si fa viva al 15esimo con uno slalom di Morosini, che si beve la difesa ospite e lascia partire una forte conclusione da posizione decentrata che fa tremare la traversa. Gli irpini prendono coraggio e si affidano alle discese di Vajushi, che diventa una vera spina nel fianco per il Cittadella. L'albanese mette al centro un paio di palloni sui quali Castaldo e Molina non riescono nella deviazione vincente. A 37esimo é però la squadra di Venturato ad andare vicina al vantaggio: Chiaretti prepara la conclusione mancina e prova a beffare Radu con una parabola a fil di palo, il romeno è bravissimo a deviare in angolo. Proprio allo scadere, Molina conclude una delle rare discese sulla fascia destra della difesa ospite e mette al centro, Castaldo per una volta sfugge all'attenta marcatura di Adorni e coplisce di testa, ma la palla è alta.

A inizio ripresa si ripete l'intesa tra i numeri 17 e 10 dell'Avellino, questa volta il bomber spreca da pochi passi spedendo incredibilmente alto. Il Cittadella capisce che non è il caso di scherzare col fuoco e alza il ritmo. In pochi minuti, l'Avellino è chiusa nella sua metà campo, Gavazzi soffre in un ruolo non suo, Moretti non può/sa/vuole fare filtro. Radu salva ancora su Chiaretti, che tira a botta sicura, ma non può nulla al 52'esimo. L'Avellino perde palla, Bartolomei ha l'intuizione vincente, mescolata a un pizzico di follia e, mentre Moretti arranca dietro di lui, da distanza siderale lascia partire una conclusione che si insacca nel sette. L'Avellino è colpita e affondata. La reazione dell'11 di Foscarini è sterile, impacciata, improduttiva. Paleari controlla agevolmete i palloni che transitano nella sua area, Adorni e Scaglia stringono in una morsa Castaldo e Asencio. Venturato gioca la carta Kouame, e il numero 11 lo ripaga. L'aattaccante parte in contropiede, salta Moretti che va a un terzo della sua velocità, arriva in area e serve Chiaretti, che ha tutto il tempo di controllare, prendere la mira e stavolta battere Radu. Finisce tra i fischi del Partenio, che contesta, come mai negli ultimi anni, una squadra allo sbando che, al momento, non mostra alcuna volontà, né forse ha la forza, di salvarsi.