Improvvisamente il Milan si è ritrovato dal sognare un posto nella prossima Champions League allo spauracchio di perdere anche la possibilità di giocare in Europa League. I dibattiti e le discussioni tra i tifosi hanno ripreso vigore, alimentati anche dalle voci che parlano di un Massimiliano Mirabelli a rischio per la prossima stagione. Nomi, indiscrezioni, presunti incontri e colloqui che però non sembrano turbare più di tanto l'attuale direttore sportivo del Milan.
Parlando a Sky Sport 24, Mirabelli ci ha tenuto a dire la sua su questa situazione: "Non sono per difendere la poltrona, non lo sono mai stato. Chi vuole viene e se la prende se gliela danno, non è un problema. Chi mi conosce lo sa benissimo, ho lavorato solo per il bene del club. Sapevo già all'inizio di avere tanti nemici che al primo sospiro vengono fuori.
Ogni nuovo ciclo ha bisogno del suo tempo, noi abbiamo fatto una strategia precisa, quella dell'anno franco. Dovevamo cercare di costruire una squadra per il futuro. Ci sono tantissimi giovani importanti ed un allenatore giovane ed importante su cui si può costruire qualcosa, siamo tutti orgogliosi di averlo messo in panchina".
Tra frecciatine e la richiesta di un po' di pazienza, Mirabelli cerca di allontanare da sè e dalla squadra possibili distrazioni in vista di un finale di stagione ancora molto importante per il Milan di Gattuso. In campionato il sesto posto permetterebbe un accesso diretto all'Europa League senza passare dai preliminari estivi. In Coppa Italia, una vittoria in finale contro la Juventus aggiungerebbe un trofeo in bacheca e inizierebbe a far abituare un gruppo nuovo e giovane a vincere. Mai una brutta idea, in generale.