Brucia e brucerà ancora la sconfitta contro il Benevento maturata sabato sera. Un ko che ha certificato la crisi del Milan: i rossoneri sono in piena involuzione da un mesetto a questa parte.
Dopo una grande rincorsa e una serie di risultati utili consecutivi, il Milan è clamorosamente calato sia a livello fisico che a livello mentale. Dopo aver visto sfumare il sogno Champions (raggiungere il quarto posto è ormai matematicamente impossibile ndr), ieri pomeriggio i rossoneri hanno perso il sesto visto che il Diavolo è stato sorpassato in classifica dall’Atalanta.
SFURIATA DI FASSONE E GATTUSO
Dopo una campagna acquisti faraonica, il Milan sta facendo quasi peggio dell'anno scorso (con il settimo posto la formazione milanista andrebbe in Europa League, ma dovrebbe superare i preliminari ndr) e i tanti soldi spesi non hanno prodotto il salto di qualità sperato. Non era di certo quello che si aspettavano i dirigenti di via Aldo Rossi.
Nella giornata di ieri, Gattuso ha annullato il giorno di riposo concesso alla squadra ed, insieme a Fassone, ha tenuto una riunione con la rosa dando una strigliata ai calciatori. L'ad ha richiamato l’attenzione sull’importanza della partecipazione all’Europa League a livello economico, ma anche in termini di prestigio (l’altra chance per andare direttamente in Europa League sarebbe quella di vincere la finale di Coppa Italia contro la Juventus all’Olimpico il 9 maggio prossimo).
Anche oggi il Milan sarà a Milanello. I rossoneri non possono permettersi di rovinare tutto in questo finale di stagione. Ringhio dovrà essere bravo a riportare serenità nel gruppo, ma allo stesso tempo, come hanno ricordato i colleghi del Corriere della Sera, dovrà spremere la rosa milanista fino all’ultima goccia di energia.
Inoltre, come hanno sottolineato i giornalisti della Gazzetta dello Sport, Gattuso è arrabbiato con diversi giocatori, soprattutto con i tre centravanti per motivi diversi. Il Milan sembra essere tornato indietro.