Basta il settimo gol stagionale di Matteo Politano - con il solito sinistro a giro - a fine primo tempo al Sassuolo per vincere la seconda partita di fila di misura ed avvicinarsi sempre più alla salvezza. Partita brutta e sottotono da parte di entrambe le formazioni, che cambia volto con l'espulsione di Dabo a metà primo tempo, poco prima del mancino vincente del minuto attaccante degli emiliani. La Fiorentina si riversa in avanti nella ripresa, ma non va oltre un paio di occasioni con Simeone negli ultimi venti minuti, ma mai pericolose per Consigli. Termina così la rincorsa all'Europa dei gigliati, mentre i neroverdi vedono la salvezza da vicino. 

Iachini sceglie Berardi al posto di Babacar con Politano di punta. Rogerio ed Adjapong sulle corsie laterali, Acerbi e Peluso con il match-winner di Verona Lemos in difesa. Risponde Pioli con Falcinelli davanti a tutti, Chiesa e Saponara alle sue spalle; Dabo, Veretout e Benassi in mediana, Hugo e Milenkovic al centro della difesa. 

E' la Fiorentina a fare la gara in avvio, ma le migliori opportunità sono per i padroni di casa sull'asse Rogerio-Adjapong: cross del primo per il destro a volo del secondo, Dragowski para in due tempi. Gli ospiti si fanno preferire per idee e costruzione della manovra, ma al limite dell'area si perdono spesso nell'ultimo passaggio. La squadra di Pioli prova a prendere in mano le redini della sfida, ma stenta ad alzare i ritmi della stessa, consentendo al Sassuolo di difendersi bene nella propria trequarti e ripartire in contropiede con Politano: l'attaccante è bravo a conquistare una punizione dal limite che però Lemos spreca calciando centralmente.

Da un altro contropiede, alla mezz'ora, nasce l'episodio che può cambiare volto alla sfida: Berardi va via sulla sinistra, Dabo lo affronta - già ammonito - atterrandolo da dietro; secondo giallo per Irrati e doccia anticipata per il mediano gigliato. Ciò nonostante la partita non sale di colpi, anzi, la Fiorentina è costretta ad abbassare ulteriormente il baricentro della propria azione, mentre i neroverdi emiliani si affidano centralmente alle folate di Berardi e Politano: è quest'ultimo, allo scadere, a smarcarsi al limite dell'area e, col mancino a giro, a beffare Dragowski sul secondo palo. 1-0 all'intervallo. 

La viola approccia decisamente meglio la ripresa, con Falcinelli subito pericoloso dopo due minuti, la difesa del Sassuolo libera sventando la minaccia. Dieci minuti e Pioli cambia volto alla squadra, inserendo Gil Dias e Simeone al posto di Saponara e Maxi Olivera. Gli ospiti si sbilanciano e la squadra di Iachini colpisce in contropiede: Politano va via sul filo del fuorigioco ma, a tu per tu con Dragowski, gli spara sulle gambe in uscita. Nonostante l'inferiorità numerica e le oggettive difficoltà i toscani premono sull'acceleratore e si riversano in avanti a caccia del pareggio, ma Lemos e Peluso stoppano le iniziative di Benassi e Chiesa. A metà ripresa un errore in fase di impostazione dei neroverdi lancia la transizione viola con Simeone, il cui destro in superiorità numerica è fiacco e centrale; blocca Consigli.

Dalla parte opposta la Fiorentina lascia tantissimi spazi a Ragusa, il cui destro sul primo palo impegna Dragowski in angolo. L'ultima carta a venti dal termine per Pioli è Gaspar, che rileva un Chiesa fumoso. I ritmi calano con il passare dei minuti e le occasioni del pari per gli ospiti scarseggiano: Simeone ne ha una buona sul sinistro dopo un buon contropiede orchestrato da Gil Dias centralmente, ma la conclusione dell'argentino è sbilenca. Nei dieci minuti finali il Sassuolo legittima il successo controllando il possesso palla e lasciando le briciole all'attacco viola. Anzi, è Matri ad avere sul destro l'opportunità del raddoppio, ma uno dei tanti ex di giornata cicca la conclusione. Al triplice fischio finale può esultare Iachini.