Benevento e Fiorentina si sfidano al Vigorito in un momento delicato delle rispettive stagioni. Appaiate a 26 punti hanno bisogno di un risultato positivo per non restare invischiate nella lotta salvezza. Inzaghi si affida a Gaich come terminale offensivo mentre la Fiorentina ritrova Bonaventura e Ribery dopo il pareggio con il Parma.

La prima frazione porta il marchio di Dusan Vlahovic. Il numero 9 viola infatti infila una tripletta che, in maglia grigliata , non si vedeva dai tempi di Hamrin. Il primo gol arriva dopo 8 minuti quando l'attaccante serbo è bravo ad approfittare dell'assist di Eysseric ben imbeccato da Ribery. Al 26' poi sugli sviluppi di un calcio d'angolo Montipó dice di no a Caceres ma non può niente sulla ribattuta di Vlahovic. Al 42' poi la punta viola si mette in proprio e con uno splendido tiro a giro sorprende l'estremo difensore di casa con una parabola che si infila all'incrocio dei pali. Il Benevento dal canto suo prova a reagire ma, stordito, non riesce a farsi pericoloso dalle parti di Dragowski.

Il secondo tempo si apre con Roberto Insigne al posto di Viola ed il Benevento parte all'attacco alla ricerca della rete che riaprirebbe la gara. La Fiorentina abbassa il baricentro e permette a Ionita di accorciare le distanze su corner ben calciato da Caprari. A questo punto la squadra di Inzaghi ci crede e, tra il 60' e il 63', va vicino alla seconda rete, prima con Gaich che non trova la deviazione da due passi su suggerimento di Insigne e poi con un'iniziativa personale di Caprari che, superati tre uomini, trova l'opposizione di Dragowski. Sul corner che segue proteste delle Streghe per un presunto fallo di mano ma l'arbitro fa proseguire.

Al 66' Eysseric scalda i guanti di Montipó mentre Inzaghi butta dentro Lapadula al posto di Hetemaj ma è ancora Vlahovic a rischiare di realizzare il poker al minuto 70'. La partita a questo punto è ricca di capovolgimenti di fronte e al 75' Eysseric la chiude con un delizioso tocco sotto su assist di Ribery approfittando di una palla persa sulla trequarti da Schiattarella.

Poi, a parte la classica girandola di cambi, non succede più niente. Fiorentina che sale a 29 punti e Benevento che rimane a 26 a sei punti dal Torino che però ha 3 partite in meno.