Gennaro Gattuso ha da poco terminato la conferenza stampa in vista del match di domani sera contro il Benevento. Andiamo a sentire le sue parole.
Domani c'è la possibilità di vedere un Milan a due punte? "Io devo pensare all'equilibrio della squadra. Voi ci provate, fate il vostro mestiere. Questa è una squadra che subiva l'avversario e a me non piace subire gli avversari. Voglio dare la sensazione di essere una squadra solida. Poi non è un caso che siamo dietro a Juventus e Napoli come numero di cross e tiri in porta, costruiamo tanto, ad eccezione di Torino. Non è solo colpa degli attaccanti. Nessuno di voi mi dice che abbiamo mandato tanti uomini diversi in gol".
Il Milan continua ad avere il solito problema ovvero i pochi gol degli attaccanti: "Io devo cercare di fare risultato e raggiungere gli obiettivi - ha sottolineato il tecnico rossonero - non pensare al record negativo degli attaccanti. Bisogna pensare a come ci arrivi, anche se con un po' di sfortuna o meno. Io son rimasto deluso contro il Torino, perchè abbiamo creato poco. Oggi la mia priorità è metterli in condizione di segnare. Per voi il problema è una o due punte, secondo me non è quello il problema principale. Se cominciamo a inventarci cose strane, poi ci allunghiamo e diventa difficile. E' una mia convinzione, voi la potete vedere in maniera diversa. Io e il mio staff studiamo e sappiamo quali sono pregi e difetti di questa squadra".
In questi giorni si sta parlando tanto del mercato del Milan, in particolare di quello in uscita, con 2-3 possibili cessioni importanti: "A me non risulta sia così, però, siccome abbiamo un amministratore delegato e un direttore sportivo, di queste cose ne parlano loro. A livello societario non ci manca nulla, io posso rassicurare i nostri tifosi che qua di fame non muore nessuno. Quello che deve arrivare arriva sempre, anzi, di più. Da milanista posso dire che tocco con mano che qua non manca nulla".
Archiviato il sogno Champions, ora il Milan deve stare attento a Fiorentina, Atalanta e Sampdoria per la rincorsa all'Europa League: "Quando si indossa una maglia pesante e gloriosa come quella del Milan non c'è nulla di facile, pesa la storia. Oggi chi sta meglio deve cercare di metterci qualcosa di più per il compagno. Voglio vedere il senso di appartenenza e la voglia di combattere. Non dobbiamo avere paura, poi vedremo dove arriveremo. Non cambia molto essere inseguito o inseguitore. Di stimoli ne abbiamo tanti. E' un po' di tempo che sento dire che non abbiamo stimoli, sono chiacchiere da bar. Atalanta? Non solo, ci sono anche Fiorentina e Sampdoria. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro, non dimenticandoci da dove siamo partiti 4 mesi fa. Non vinciamo da 1 mese a questa parte, ma siamo una squadra viva, anche se qualche singolo giocatore è un po' stanco. Fa parte del gioco".
In chiusura Gattuso ha fatto il punto sulla rosa partendo dall'acciaccato Calhanoglu: "Non sta benissimo, oggi proviamo a fare qualcosina. Ha solo una leggera infiammazione al tendine rotuleo, non ha problemi al legamento", Cutrone schierato come esterno d'attacco: "Vediamo, c'è la possibilità di vedere Patrick ma non da esterno" ed infine su Calabria: "Domani vediamo. Calabria non ha giocato con il Torino, perchè tante volte bisogna preservarlo, perchè quando abbiamo rischiato con lui in stagione lo abbiamo tenuto 7-10 giorni fermo. La storia di Davide ci insegna che è sempre stato così. Perchè dobbiamo rischiare di perderlo".