Il Frosinone torna a segnare, e a vincere, in trasferta ai danni dell'Avellino. Gli irpini resistono a testa alta per 70 minuti, poi crollano fisicamente e negli ultimi 5 minuti vengono puniti dalle reti di Dionisi e Paganini. A fare la differenza è l'entrata di Citro, al posto di uno spento Ciano, che spacca in due la partita con le sue accelerazioni, irrefrenabili per i biancoverdi. L'Avellino è pericolosa soltanto con una punizione di Di Tacchio e un colpo di testa di Migliorini, ma non è col Frosinone, squadra nettamente superiore,  che deve conquistare i punti salvezza. 

Primo tempo Dopo una giornata di pioggia tutt'altro che primaverile, il prato sintetico del Partenio-Lombardi dimostra di essere di ottima qualità e non nasconde insidie ai 22 che scendono in campo. L'Avellino prova a manovrare nella prima mezz'ora, dando prova di aver dimenticato del tutto i lanci lunghi per le due punte che ormai erano diventate prerogativa dell'ultima fase di Novellino. Il Frosinone regge però senza affanni, con la diga centrale Kone-Chibsah che lascia pochi varchi. Le lunghe battaglie a centrocampo favoriscono il compito dei difensori, e i due portieri sono raramente chiamati in causa. Le emozioni più forti, si fa per dire, arrivano da due calci piazzati. Ci prova prima Ciano, con una parabola che termina di  poco a lato alla sinistra di Lezzerini poi, da posizione impossibile, Di Tacchio, la cui sventola è deviata in angolo da Bardi. Il Frosinone alza la pressione nei minuti finali, fa incetta di calci d'angolo, ma non arriva mai alla conclusione. 

Secondo tempo Bardi tornava titolare dopo 2 mesi, ma nell'intervallo deve arrendersi a un dolore muscolare accusato nel primo tempo e deve lasciare il posto a Vigorito.  Il Frosinone va vicino al vantaggio dopo 45 secondi, Ciano si porta avanti la palla col tacco, la perde, la riconquista e mette in mezzo, Lezzerini anticipa Dionisi, poi  Paganini è fermato in angolo. L'Avellino replica con un colpo di testa di Castaldo, di poco fuori, e va vicinissimo al gol con un altro colpo di testa, questa volta di Migliorini, su cui Vigorito sfodera un gran riflesso. Proprio Migliorini è poi costretto a uscire per infortunio, e pochi minuti più tardi Foscarini modifica l'assetto della squadra, inserendo Gavazzi per Asencio. Il Frosinone spinge molto con Beghetto, ma senza Ciofani i palloni in area  non vengono capitalizzati. Longo gioca la carta Citro, che col primo pallone toccato, di nuca, fa correre un brivido lungo la schiena di Lezzerini, ma la palla termina fuori. Citro ha una nuova chance in contropiede, ma è troppo egoista e si fa stoppare da Kresic, e una terza con un pallonetto da 30 metri, dopo aver conquistato palla, che sorvola la traversa.  Citro si trasforma quindi in assistman per Kone, che svirgola da buona posizione. La supremazia del Frosinone si fa netta, e l'Avellino non può più resistere. Prima sono Lezzerini e Citro a salvare su Kone e Citro, poi l'arbitro sorvola su un tocco di mano di Molina, ma il gol è nell'area. Kone penetra nell'area bincoverde e mette al centro, dove Dionisi anticipa tutti e scaraventa il pallone sotto la traversa. L'Avellino si sbilancia alla ricerca del pareggio, e il Frosinone colpisce in contropiede con Paganini, che lanciato da Chibsah non ha difficoltà a bruciare Lezzerini.