Tre punti per tornare a sperare. Tre punti per continuare a sognare. Dal Cagliari al Bologna, Fabio Pecchia prova a caricare il suo Hellas Verona in vista della trasferta in casa dei felsinei di Roberto Donadoni, i quali dalla loro avranno pochissime motivazioni di classifica, essendo già abbondantemente salvi e senza velleità di Europa. Il tecnico degli scaligeri, alla vigilia della gara del Dall'Ara, ha presentato la sfida nella classica conferenza stampa prepartita, analizzando i temi della stessa.
"Noi andiamo avanti sulla stessa strada cercando di lavorare sulle cose buone. Il nostro è un lavoro continuo che parte da lontano. L'obiettivo è ancora lì, vogliamo raggiungerlo con forza e voglia a tutti i costi. Se li ho caricati? La squadra deve essere orgogliosa di aver fatto un grande lavoro e deve mantenere questo assetto mentale. Noi non abbiamo nulla da perdere, questa squadra a settembre era considerata inadeguata per la Serie A e, invece, ad aprile siamo ancora lì a giocarcela. Affrontiamo le gare alla morte".
Sulla rimonta salvezza e sul -2 dalle dirette concorrenti, il tecnico prosegue così, rispondendo alquanto piccato a chi gli chiede se il Verona può anche accontentarsi di un pareggio domani: "Il calcio non è calcolo, ma lavoro e applicazione. In campo ci sono troppe varianti da gestire. Turno favorevole? Vedremo. Quando uno è dietro deve pensare prima di tutto a sé stesso. Il nostro destino in questo momento dipende anche dagli altri, ma arriverà il momento in cui dipenderà solo da noi".
Calendario che consentirà al Verona di scendere in campo dopo le dirette concorrenti, con il Crotone impegnato oggi a Genova sponda rossoblù e la Spal a Firenze domani a pranzo, ma per Pecchia cambia poco: "Se giochi prima devi vincere, se giochi dopo devi vincere. Siamo dietro e dobbiamo recuperare, la mia squadra non deve fare calcoli. Quello che succede sugli altri campi non deve incidere sul nostro atteggiamento". Ed ancora, riguardo i rivali di domani, una breve battuta: "Il Bologna viene da una settimana particolare, ma ha una classifica buona e viene da una stagione di buon livello. Come fermare Verdi, Di Francesco e Destro? Hanno un reparto offensivo importante, io penso alla gara d'andata e servirà essere molto bravi e attenti. Sono giocatori in grado di fare giocate nel corto e anche in velocità. La mia squadra deve essere in grado di affrontare qualsiasi tipo di avversario. Come li affronteremo? Dipende dai momenti della gara, dobbiamo essere in grado di aggredirli e di mantenere i ritmi alti. Dal punto di vista tattico è una partita molto simile a quella d'andata".
Uno sguardo anche all'indisponibilità di alcuni elementi ed al recupero di altri, con Pecchia che non ha ancora deciso l'undici titolare: "Bianchetti, Verde e Buchel? Non ci sono, c'è poco da fare. Guardiamo quelli che abbiamo per affrontare la partita. Le scelte a centrocampo? C'è Valoti, c'è Danzi, c'è Romulo. I giocatori ci sono, abbiamo gli strumenti per affrontare la gara. Al di là di chi scende in campo è importante che tutti i giocatori rappresentino un sentimento forte. Zuculini? Lui va tenuto sotto una campana di vetro, va fatta grande attenzione. Rispetto allo scorso anno ha anche una condizione migliore, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Vanno fatte valutazioni attente, parlerò col ragazzo e poi prenderò una decisione".
Ed infine, un parere anche sulle condizioni attuali della squadra, dal punto di vista psico-fisico: "Le indicazioni arrivate dalle ultime gare sono positive. Anche a Benevento la squadra ha corso, il problema non è correre ma farlo con una forza d'animo diversa. In questa fase finale quello che conta è l'aspetto psicologico, chi ha più voglia di vincere porta a casa il risultato".