Risultato a sorpresa nel posticipo della 34esima giornata di Serie B. La prima di Foscarini sulla panchina dell'Avellino si trasforma in un trionfo, a farne le spese una delle squadre più in forma del torneo. Dopo aver vinto 1 sola delle ultime 11 partite dirette da Novellino, i biancoverdi infatti mettono sotto per 90 minuti il Perugia, che si presentava al Partenio-Lombardi forte di 7 successi nelle ultime 8 gare. Con un gol per tempo di Castaldo, l'Avellino si rialza da un momento difficile e ravviva le speranze di evitare i playout. Il bomber dell'Avellino si carica sulle spalle la squadra, colpisce anche una traversa e, a 36 anni, si toglie la soddisfazione di arrivare in doppia cifra. Brusca invece la frenata degli uomini di Breda, incapaci di creare un solo pericolo alla porta di Lezzerini, e più di una volta sorpresi dagli inserimenti in area dello scatenato Castaldo.
Primo tempo Un solo squillo nei primi quindici minuti di gioco, con i padroni di casa che vanno vicini al vantaggio ma non sono baciati dalla dea bendata. Falasco pennella un bel cross dalla fascia sinistra, Castaldo si fa trovare pronto alla deviazione di testa, per Leali non c'è niente da fare, ma tra l'Avellino e il gol c'è la traversa, che respinge il pallone. Castaldo si rifà 10 minuti più tardi, sempre su cross di Falasco. Ancora una volta, il bomber dell'Avellino anticipa Del Prete, e questa volta indirizza nell'angolino basso alla sinistra di Leali, là dove l'ex portiere del Cesena non può arrivare. Il Perugia stenta a reagire, Di Carmine si fa vedere solo per un fallaccio su Falasco, a centrocampo, che gli costa il giallo, mentre Cerri è perso tra Ngawa e Migliorini. Gli ospiti guadagnano terreno negli ultimi minuti, collezionano qualche angolo, ma non arrivano mai alla conclusione in porta, permettendo a Lezzerini di chiudere in tutta tranquillità i primi 45 minuti di gioco. E' invece l'Avellino a sfiorare il raddoppio. Castaldo indirizza verso la porta per la terza volta, questa volta su assist di Molina, Leali respinge come può, poi è Del Prete a salvare sulla ribattuta di D'Angelo.
Secondo tempo Si riparte senza cambi, ma dopo una manciata di minuti Breda si affida alla classe e all'esperienza di Diamanti, che prende il posto di Kouan. L'Avellino invece perde D'Angelo, out per noie a una caviglia, e lo sostituisce con Laverone, ma trova subito il raddoppio. La difesa del Perugia perde ancora una volta Castaldo, che su cross di Molina ha tutto il tempo di aggiustarsi il pallone, prendere la mira, e beffare Leali anche grazie a una deviazione di Bianco. Per Castaldo, classe '82, è la decima rete in stagione, la prima doppietta dall'8 novembre 2014. Breda prova a svegliare il suo attacco inserendo prima Buonaiuto e poi Terrani, ma i suoi non riescono a creare nessuna trama degna di nota, limitandosi a cross fuori misura o a conclusioni che non centrano lo specchio della porta. Diamanti, tra le linee, non crea pericoli, Cerri e Di Carmine non si rendono mai pericolosi, e i nuovi entrati non riescono a cambiare il ritmo del gioco. L'Avellino controlla senza affanni, con De Risio e Di Tacchio che fanno legna a centrocampo, e Castaldo pronto a fare da sponda per Asencio nelle ripartenze. L'Avellino sfiora il tris con Migliorini, che per l'ennesima volta evidenzia le amnesie dei centrali di Breda, ma Leali respinge in tuffo. Di Carmine si fa vedere solo al 39esimo, con un destro da centro area respingo in angolo da Migliorini, ma è sempre l'Avellino a creare le occasioni più pericolose, stavolta con Molina, che solo davanti a Leali spedisce a lato. I 7 minuti di recupero non aiutano il Perugia a riscattare, neppure in parte, i precedenti 90 minuti, e finalmente l'Avellino può uscire dal campo tra gli applausi dei suoi tifosi.