In casa Milan si sta preparando la sfida contro il Sassuolo di domani sera, ma sui giornali in edicola quest'oggi si parla del piano per convincere la Uefa per ottenere il settlement agreement, ovvero un patteggiamento di fronte al massimo organo del calcio europeo con relative multe, restrizioni tecniche e di bilancio. Marco Fassone, come spiega la Gazzetta dello Sport, è fiducioso in vista dell’incontro in programma a metà aprile. L'amministratore delegato rossonero spera in un giudizio non troppo rigido visto che presenterà all’Uefa un piano dettagliato dopo il no di Nyon al voluntary agreement proposto qualche mese fa dal Milan.
Ma cosa comprende questo piano che Fassone deve presentare a Nyon? I buoni dati della semestrale, l'aumento di capitale deliberato dal Consiglio d’Amministrazione del club rossonero (37,4 milioni di euro), la crescita dei ricavi da stadio e dei diritti tv e la conquista della finale di Coppa Italia. Inoltre, il fatto che il fondo Elliott Management Corporation si sia fatto garante in forma scritta della continuità aziendale.
Un'altra questione aperta per il club di via Aldo Rossi è il rifinanziamento del debito con Elliott. Per il momento, come conclude la Rosea, non è stato necessario contattare il fondo americano per un ulteriore prestito, ma Mister Li dovrà ripagare quello da 303 milioni concesso per l’acquisto del Milan. Il presidente rossonero aspetta condizioni più allettanti per il rifinanziamento dopo aver scartato un paio di opzioni a causa dei tempi stringenti e dei tassi troppo elevati. A maggio ed entro fine giugno arriveranno gli altri soldi, oltre quelli già arrivati della prima tranche (11 milioni di euro).
Se non dovesse arrivare la qualificazione alla prossima Champions League, cosa sempre più probabile, questo rischia di complicare i piani del Milan, a livello finanziario, per il futuro.