A caccia di punti vitali. Il Crotone di Walter Zenga sarà di scena domani pomeriggio al Franchi di Firenze, dove ad attendere i calabresi ci sarà la Fiorentina di Stefano Pioli, oramai senza ambizioni di classifica né null'altro. Trasferta sicuramente ostica per i pitagorici, scivolati nelle ultime settimane al terz'ultimo posto in classifica. La necessità è quella di tornare a fare punti per scalare posizioni, provando a superare Spal e Chievo le quali hanno un punto di vantaggio. Nella giornata di ieri il tecnico milanese ha parlato nella classica conferenza stampa della vigilia, sottolineando molto l'aspetto legato alla convinzione che la sua squadra deve mettere in campo. 

"Mi sembra che ci si tiri un po' troppo la zappa sui piedi da soli. È normale che ci sia bisogno di fare punti sempre, è il nostro obiettivo; se però avessimo avuto cinque punti in più non saremmo andati a Firenze in gita. Voglio che i miei giocatori siano indomiti, furenti, tenaci e combattivi, perché questo è il Crotone. L'emblema della società è lo squalo, un animale all'apice della catena alimentare, che non ha paura e per natura è cacciatore, non preda. Noi dobbiamo avere fino all'ultima giornata questo atteggiamento. Pensare positivo non vuol dire essere forti, è l'atteggiamento che ti porta a fare risultato".

Pausa che è servita al Crotone per tirare il fiato dopo tre sconfitte nelle ultime quattro gare. Ripartire dal successo contro la Sampdoria per 4-1 per provare a risalire la china e ribaltare un verdetto che ad oggi vedrebbe i calabresi retrocessi: "Ho visto una squadra che si è allenata con attenzione, ho visto lo spirito giusto anche dai Nazionali e ho recuperato quasi tutti. Dobbiamo andare ovunque a giocarci la partita; è sbagliato dire che ci sono 10 finali, è una frase scontata. La finale è solo una. Da sabato andiamo in apnea per 10 partite, ma la più importante è la prossima".

Un breve sguardo anche all'avversaria di domani, una Fiorentina quella di Pioli cresciuta nel corso della stagione e che, nonostante le vicende delle ultime settimane continua a sfornare prestazioni di assoluto livello: "La Fiorentina gioca un calcio bello, non dà punti di riferimento, è aggressiva. Se noi non saremo bravi, sarà complicato. In Serie A devi essere bravo a interpretare le situazioni. Quello che conta sono i principi di gioco, non il sistema. Pioli all'Inter è stato sfortunato, sarà in grado di schierare un 11 competitivo, voglioso e con capacità tecniche".

Infine, per chiudere, una battuta anche sulla scomparsa di Emiliano Mondonico: "Lascia un grande vuoto. È stato un maestro, l'immagine ad Amsterdam di lui con la sedia alzata resterà nella storia del calcio italiano. Ha lottato contro un male incurabile con grande determinazione ed è sempre stato con il sorriso, non ha mai fatto pesare nulla. È una perdita sentita per noi che lo conosciamo, anche se non ho mai avuto la fortuna di averlo come allenatore".