Due delle squadre più in difficoltà della Serie B, Avellino e Pescara, si dividono la posta in palio al termine di una gara ricca di gol, giocata sotto una pioggia inarrestabile, e che alla fine lascia entrambe le squadre con l'amaro in bocca. Il Pescara, per due volte in vantaggio (da cineteca il gol di Brugman), perché ha visto sfumare la vittoria quando sembrava avere la gara in pugno; l'Avellino per un dubbio contatto tra Castaldo e Crescenzi in pieno recupero e per la prodezza di Fiorillo che ha negato il terzo gol.

Primo tempo L'Avellino perde Bidaoui dopo 5 minuti per un problema alla spalla, e vista anche la giornata mai occasione fu più appropriata per il detto "piove sul bagnato". Il Pescara domina nel primo quarto d'ora. Il palo colpito da Mancuso con un colpo di testa e una conclusione di Koulibaly bloccata da Lezzerini sono il preludio al vantaggio. Lezzerini esce dalla sua area per un rinvio in scivolata che finisce nella zona di Brugman, il sudamericano non ci pensa due volte e dalla sua metà campo lascia partire una parabola perfetta che si insacca sotto la traversa. La reazione degli irpini si infrange sulla manona di Fiorillo, che nega a Kresic la gioia del pareggio sugli sviluppi di un angolo. Fiorillo si esalta e respinge in qualche modo anche una conclusione di Di Tacchio. Lezzerini invece è chiamato in causa da Mancuso. Ardemagni è ben controllato dai centrali pescaresi, i cross di Cabezas e Rizzato non lo trovano mai pronto. L'Avellino colleziona angoli senza esito, sul primo del Pescara Lezzerini deve superarsi per deviare una conclusione di Balzano, poi al 43esimo Fiorillo ha il riflesso giusto per respingere una conclusione al volo di Di Tacchio.  La supremazia territoriale di Avellino non ha quindi alcun frutto, anche perché l'enorme quantità di cross che investe l'area abruzzese non trova mai pronto Ardemagni.

Secondo tempo Novellino getta immediatamente nella mischia Castaldo Valzania si mangia il raddoppio non trovando lo specchio della porta dopo una discena di Balzano, ancora Fiorillo si fa trovare pronto sulla conclusione forte ma centrale di Ardemagni. Al 13esimo, l'Avellino guadagna un rigore con Rizzato, la cui conclusione viene respinta con il braccio da Perrotta. Dal dischetto, Castaldo spiazza il portiere. Il Pescara non si accontenta del pari e prende le redini del gioco. Valzania mostra tutta la sua classe con una discesa che spacca in due la difesa irpina, la visione di gioco del centrocampista di proprietà dell'Atalanta è ammirevole e ne nasce un assist per Mancuso, che non ha difficoltà a deporre in rete. Si attende la reazione dell'Avellino, ma il Pescara si difende con ordine senza alzare barricate e a lungo sembra poter portare a casa il successo, soprattutto per la mancanza di azioni dei padroni di casa. Invece, a 5 minuti dal termine, dopo una non perfetta respinta della difesa ospite Di Tacchio ci riprova con una conclusione al volo da fuori area, questa volta di destro, sulla quale Fiorillo non può nulla. Per l'ex Ascoli è il primo gol con la maglia biancoverde. 
L'Avellino prova a sfruttare l'entusiasmo per ribaltare il risultato, colleziona altri angoli e nel recupero sfiora il gol della vittoria Al secondo minuto di recupero, Vajiushi mette in mezzo un bel pallone, Ardemagni lo liscia, Castaldo lo fa suo ma nel contrasto con Crescenzi va a terra, l'arbitro non ravvisa gli estremi del rigore. Ultima emozione al 93esimo, Laverone ci prova da 30 metri, Fiorillo si fa trovare pronto e devia in angolo, salvando il punto.