Cosa succede a Mario Madzukic? L'ariete croato sembra essere entrato in un tunnel fatto di pessime prestazioni, quasi ectoplamische (mi si consenta il termine). Dopo lo stop forzato post Lazio e gli scampoli di partita contro l'Udinese, il guerriero bianconero per eccellenza appare sempre più in ombra nelle trame del gioco della Juventus, in quel ruolo che da un anno e mezzo a questa parte, lo vedeva come una piacevolissima sorpresa. Da centravanti ad ala di rottura, quasi un terzino. La grinta e la sua abnegazione erano quasi diventati un vero manifesto del giocatore perfetto. Un giocatore capace di adattarsi e far bene pur di giocare e contribuire alla causa.
Un ritorno alle origini dal momento che al Wolfsburg aveva iniziato proprio in quel ruolo per poi spostarsi al centro dell'attacco con risultati pazzeschi. Il profilo tipico dell'ariete, una punta capace di attaccare tanto quanto difendere. La grinta, la corsa, i gol, i recuperi. Qualità che tracciano il profilo di Mandzukic, fino ad oggi. Sono ormai tante le partite in cui il numero diciassette croato sembra essere relegato in quella porzione di campo, non riuscendo più a dare una mano a nessun reparto. La preoccupazione dei tifosi juventini è palpabile nonché comprensibile dal momento che le alternative si trovano tutte in infermeria e con tempi di recupero abbastanza lunghi.
Un periodo di flessione nel momento più delicato della stagione. Flessione che sembra aver colpito tutti i giocatori titolarissimi. Higuain prima, Dybala poi. Ed ora Mandzukic. Forse sarà semplice stanchezza, forse una condizione fisica non ottimale. Forse sarà pronto a smentirci già dalla prossima partita, chi lo sa. Ciò che fa notizia però è un vero e proprio appannaggio del giocatore che non riesce a trovare più una sua dimensione. Difficile pensare sia una questione di modulo dal momento che questo problema sussiste sia nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1. Moduli che l'avevano rispettivamente lanciato e consacrato nel ruolo di ala durante lo scorso anno. Nel frattempo, tutti i bianconeri si aspettano il suo ritorno, sperando che sia il prima possibile. In questo momento del campionato in cui non si può mollare nemmeno mezzo centimetro.