Quella in corso è la prima stagione nella quale Francesco Totti non sta recitando attivamente sui campi di gioco, seppur sia continuato a restare negli ambienti calcistici ricoprendo il ruolo di dirigente della sua Roma, squadra della sua città che lo ha fatto grande. Da Montecarlo, sede dei 'Laureus Sport Awards', l'ex numero 10 giallorosso ha commentato l'andamento del campionato e la lotta al Tricolore: "Tra Napoli e Juve sarebbe più carino se vincessero gli azzurri, sennò diventa tutto troppo monotono. La squadra di Sarri sta mostrando un bellissimo calcio ogni settimana, su 26 partite ne hanno vinto 22, meritano il titolo, anche se i bianconeri restano uno squadrone".
Bella ed avvincente anche la lotta Champions, con Lazio, Inter e Roma impegnate a conquistare i due posti rimanenti: "Non credo che solo queste tre squadre si giocheranno la Champions, anche perchè c'è il Milan in netta crescita e quindi lo terrei d'occhio. Anche se avere tre squadre davanti non è facile, è difficile che tutte facciano così tanti passi falsi. Noi troveremo di nuovo lo smalto dei giorni migliori, sperando di non fare altri passi falsi che potrebbero compromettere l'intera stagione. Abbiamo ancora un discorso aperto in Europa, l'accesso ai quarti di finale in Coppa campioni è alla nostra portata, sarebbe una bella vetrina per la città. Nell'arco di una stagione gli alti e bassi possono esserci e a Roma queste situazioni spuntano all'improvviso, quando meno te lo aspetti".
Dell'ex tecnico della Roma, Luciano Spalletti, Totti invece non ha voluto parlare: "Dell'allenatore di prima non parlo più. Per me è un capitolo chiuso e non intendo più dire niente a riguardo. D'altronde il passato mica possiamo cancellarlo? Quindi è meglio metterci una pietra sopra e pensare a questo campionato che sta entrando nella sua fase cruciale. Penso a Di Francesco che farà grande questa squadra. Pallotta arrabbiato? Monchi è andato lì per parlare di altro, non di Di Francesco per il quale nutriamo tutti grande fiducia".