L'Italia prova a ripartire dopo la mazzata mondiale. A Coverciano comincia il primo stage sotto Gigi Di Biagio, promosso dall'Under 21 in attesa che in estate si scelga il nome che dovrà provare a far dimenticare il naufragio della barca di Giampiero Ventura. In questi giorni verranno monitorati con attenzione tanti giovani interessanti, ma Di Biagio non sembra intenzionato a fare a meno dei senatori, almeno per le amichevoli di marzo contro Inghilterra e Argentina.

La conferma arriva direttamente da parte dello stesso CT in conferenza stampa: "E' normale pensare a ciò che farò nei prossimi mesi. Deciderò al momento delle convocazioni. Ho avuto qualche confronto con i più anziani, visto anche che avevo capito che qualcuno volesse smettere. Ho parlato con Buffon per capire se volesse continuare. Per me non è giusto che la sua ultima gara fosse quella contro la Svezia, poi gli ho proposto di tornare per una, due o tre partite. Probabilmente Gigi a marzo ci sarà. Per gli altri giocatori, senza andare nel dettaglio, ho parlato con molti. Barzagli e De Rossi non ci saranno, Chiellini sì. Vogliamo rilanciare la squadra con entusiasmo". E chissà che di questo entusiasmo non possa fare parte anche Mario Balotelli: "Lo seguo costantemente. Al momento delle convocazioni valuteremo se portarlo o no. Per adesso non abbiamo preso nessuna decisione. Il calcio italiano? Siamo in difficoltà e non c'è molta scelta. Dobbiamo però ricreare il giusto entusiasmo dopo la delusione Mondiale".

Di Biagio prova a tracciare anche un bilancio dell'ultimo periodo azzurro, provando a guardare anche al futuro: "Non essere in Russia fa malissimo ma non ho vissuto la quotidianità della precedente gestione e non posso parlare. Ventura ha utilizzato la difesa a 3 e anche il 4-2-4. Io punto sempre a giocare a quattro dietro, è una certezza per me. Poi si può sempre cambiare anche in base alle condizioni dei giocatori. In questi tre giorni voglio vedere la crescita di alcuni giocatori che conosco benissimo ma che voglio valutare ancora. Questo stage serve a me e anche ai ragazzi, che devono dimostrare di poter entrare in pianta stabile nel gruppo azzurro. Per ripartire serve un giusto mix tra vecchi e giovani. Ci vuole coraggio per puntare sui ragazzi ma siamo pronti. In 8 anni abbiamo stravolto le giovanili e dobbiamo cercare di creare una giusta mentalità. Si deve giocare nello stesso modo sia contro una Nazionale forte come l'Argentina che contro selezioni più deboli".

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni