Non c'è stata partita al 'Mapei Stadium', ed in fondo un pò tutti lo avevano pronosticato alla vigilia. La contesa è finita come tutti si aspettavano, tanto a poco, con il Sassuolo di questi tempi che in campo ha offerto pochissimo contro una Lazio lanciatissima verso il terzo posto e la conquista di un posto nella prossima Champions League. La truppa di Beppe Iachini (la sua panchina è a rischio?) dovrà immediatamente prendere consapevolezza che quest'anno si dovrà lottare con le unghie e con i denti per non retrocedere, la qualificazione all'Europa ormai è solo un vecchio ricordo.

La squadra ha perso sul campo nettamente, il Sassuolo in questo momento non ha i mezzi per fronteggiare la Lazio. Milinkovic-Savic ha subito indirizzato la partita su binari biancocelesti, il solito Immobile ha timbrato il cartellino, il Sassuolo per tutto l'arco del match ha vissuto in apnea, in totale balìa dell'avversario nettamente più forte. A tratti, ci è sembrata un'amichevole infrasettimanale, nella quale i laziali hanno provato schemi e movimenti in previsione del match domenicale. Sassuolo sceso in campo senza un minimo di mordente, voglia di lottare; ha giocato come se fosse stato chiamato a recitare esclusivamente un ruolo da sparring partner. Ha creato pochissimo, in attacco quasi zero, con l'unico sussulto - in negativo - l'espulsione comminata a Domenico Berardi, come al solito impalpabile, dannoso per la squadra.

E' chiaro, non sono queste le partite nelle quali Iachini deve provare a conquistare punti. Bisogna cercare di mangiar punti alle rivali negli scontri diretti, e già domenica c'è in programma un importante gara, al 'Bentegodi' contro il Chievo Verona che non se la passa di certo bene. Ciò che spaventa, e metterà senz'altro ansie negli ambienti neroverdi, è il rendimento delle ultime della classe, con la Spal e l'Hellas Verona entrambre vittoriose ieri, dunque ancora vive. In casa del Chievo, di conseguenza, è necessario fare punti, smuovere la classifica, perchè inciampare ulteriormente potrebbe essere talmente rischioso da trovarsi tra tre o quattro settimane tra le ultime tre della classe (il vantaggio attuale dalla zona rossa è striminzito, soli tre punti).

Considerando che anche il Benevento, staccato, dà ancora segni di vita, dietro tutto può succedere, i giochi sono aperti e per il Sassuolo si prevede tanta sofferenza da qui alla fine del campionato.