La Juventus è chiamata a tornare a correre. Poco spazio, a Vinovo, per le analisi postume all'amaro pareggio interno contro il Tottenham: adesso i bianconeri devono tornare a vincere e devono farlo subito, nella corsa a due per la vittoria finale del titolo in Serie A, e non solo. Perchè la prossima partita, per i campioni d'Italia, avrà un sapore speciale, oltre al solito, quello dei tre punti: ci sarà infatti la "trasferta" contro il Torino per un derby che si preannuncia scoppiettante e potrebbe dirci tanto sul futuro della Vecchia Signora. Oggi, come da tradizione, c'è stata la conferenza stampa della vigilia di Max Allegri, in cui il tecnico ha toccato diversi temi: ecco tutte le sue parole, a partire da un punto sugli indisponibili. "Mandzukic ha 38 di febbre quindi l'ho spedito a casa, non c'è. A centrocampo giocherà Pjanic insieme a Khedira, il terzo deciderò domani mattina. Per quanto riguarda gli altri c'è Bernardeschi che ieri ha avuto un affaticamento, è a disposizione, da valutare se partirà titolare o meno. Da martedì saremo tutti a completa disposizione: Dybala è in una buona condizione, non per partire dall'inizio, ma magari per fare una mezz'oretta, Howedes è tornato in gruppo e sta bene, domani è l'ultima partita... Cuadrado ha iniziato a correre, sta meglio, ma non rientra con la squadra: Matuidi invece da settimana prossima torna con la squadra, quindi poi saremo tutti".
Le difficoltà non possono essere un alibi per la Vecchia Signora: "Sapevamo che numericamente sia col Tottenham che col Torino sarebbero mancati dei giocatori. Quindi, domani ci prepariamo ad affrontare un Torino in buona condizione, ha vinto tre su cinque da quando è arrivato Mazzarri e tra l'altro non ha ancora subito gol in casa. In questo momento stanno meglio mentalmente, sono molto più compatti, per noi è una partita molto importante, sono una di quelle di snodo-campionato, che ci permette di affrontare le ultime tredici, in cui ne avremo sette in casa, in scia al Napoli".
Ed adesso è dubbio totale su chi potrebbe coprire la casella di ala: "Qualcuno lo farà il terzo attaccante, ce ne abbiamo: abbiamo Bentancur, lo può fare Alex Sandro, Sturaro... uno ce lo mettiamo".
Vincere domani e nella partita successiva potrebbe portare i torinesi ad una condizione di calendario favorevole rispetto agli avversari nella lotta al titolo: "Innanzitutto pensiamo al Torino, poi abbiamo una settimana dove abbiamo la possibilità di lavorare tutti insieme e pensare all'Atalanta, poi la Coppa Italia, Lazio, Udinese, Tottenham... poi chiudiamo con la SPAL. Il Napoli giocherà, noi dobbiamo pensare a noi stessi, a fare punti. Domani è un derby, sarà una partita difficile come tutti i derby, ci vorrà tecnica e fisicità. Bisogna giocarle una alla volta: quando pensi un punto qua, tre là è sempre un casino. La loro sconfitta col Lipsia? Giocare in Europa è sempre difficile. Il Napoli ha trovato una bella squadra, delle difficoltà ed ha perso la partita".
In un periodo un po' di amarezza diffusa nell'ambiente di Vinovo, il mister torna sul suo sfogo di martedì notte: "Vista la partita di Champions, partiamo dal presupposto che la Juventus aveva le stesse possibilità di passare il turno rispetto al Tottenham. Poi tecnicamente martedì abbiamo fatto una delle peggiori partite, basta vedere i passaggi. Detto questo, abbiamo avuto molte occasioni noi e molte loro: non vedo perchè le cose non possiamo vederle in maniera positiva. Visto che si è fatto una tragedia tecnicamente martedì, possiamo fare solo meglio. Negli ultimi due anni, nel campionato inglese poi il Tottenham ha avuto miglior attacco, miglior difesa e capocannoniere: non è una squadra facile. Poi un'altra cosa: la Champions non va vissuta con ossessione. Quando si vive con ossessione, non si vince niente! Il mondo Juventus dev'essere orgoglioso della Juventus, di quello che ha fatto: ha raggiunto il livello delle prime 10. Un anno arrivi ai quarti, un anno agli ottavi, un anno in finale: ma esserci dev'essere uno stimolo, non un ossessione. In Champions poi non hai tempo di recuperare nei dentro-e-fuori, credo che vada vissuta in un altro modo".
E ancora, l'ex Milan conclude: "Nemici non ne sento e non ne vedo: quelli sono quelli che ci giocan contro. Detto questo, ora parliamo del campionato. Col Tottenham si gioca il 7, ne parliamo col 7: c'è da giocare col Torino, due volte con l'Atalanta e raggiungere la quarta finale di seguito di Coppa Italia, checché se ne dica. Pensiamo alla partita non semplice come quella di domani, una partita difficile, non tanto per l'amarezza del risultato perchè il passaggio te lo giochi su 180'. Non dimentichiamoci che col Bayern perdevamo 2-0 a fine primo tempo, poi all'Allianz Arena a tre dalla fine vincevamo 2-1 ed il passaggio sembrava ad un passo: in Europa può succedere di tutto. Sono partite diverse in campionato: col Torino, comunque, è sempre un derby".
Facile attendersi un confronto difficile domani al Grande Torino: "Sarà una partita dove loro concederanno poco, è una squadra che gioca meno aperta, una squadra dove Mazzarri gli ha dato dei concetti diversi e soprattutto, visti i numeri, concede poche occasioni in casa: avrà sicuramente più equilibrio. Sarà una partita decisa sugli episodi, le palle inattive... è l'ultima partita di un grande sforzo da quando siamo ripartiti, dal 20-21 gennaio, praticamente un mese in cui abbiamo giocato una volta ogni tre giorni".
Come al solito, il coach toscano non è interessato alla ricerca di alibi: "Domani si gioca a mezzogiorno, giochiamo, cerchiamo di vincere e poi andiamo a casa. Se giochi prima, hai la pressione perchè devi vincere; se giochi dopo, hai la pressione in base al risultato degli altri. Sono partite di calcio, siamo in un calcio dove si giocano tante partite in diversi orari. Ed è giusto così, altrimenti allenavo in Lega Pro dove si gioca una volta ogni quindici giorni".
Segue un commento su Walter Mazzarri: "Personalmente ci conosciamo poco, a vederci siamo abbastanza diversi. Lui ha fatto ottimi risultati, ha tirato fuori sempre il massimo dalle sue squadre e lo sta dimostrando tutt'ora con il Torino".
Per tornare a vincere, l'ex calciatore torna ad insistere su un punto importante, quello della precisione dei passaggi: "C'è poco da inventarsi, magari l'altra sera abbiamo avuto una serata storta nella precisione dei passaggi: la qualità dei giocatori è talmente alta che il 54% è inaccettabile. In mezzo a tutta questa serata storta abbiamo grandi possibilità di passare il turno: ci prepareremo meglio più avanti".
C'è poi una piccola riflessione su quelli che sono i sottilissimi equilibri delle stagioni calcistiche: "Il rigorista era Dybala, poi ne ha tirato uno Higuain, poi si è parlato tanto dei rigori sbagliati di Dybala - che nell'arco di una stagione ci può stare. Mi ha fatto riflettere su una cosa: la nostra stagione al momento passa da tre rigori sbagliati, contro Atalanta, Lazio e Tottenham. Credo che i ragazzi stiano facendo un'annata importante: ripeto, quando a Firenze ha tirato Gil Dias ha tirato la palla è tornata in mano a Buffon, invece col Tottenham capita che sbagliamo il rigore, è il bello del calcio. L'importante è che la Juventus lotti su tutti i fronti, e lavora sempre per arrivare a maggio a lottare su tutti i fronti: gli obiettivi intermedi non contano niente. Come in volata: le volate intermedie non contano niente".
Infine, la presenza di Szczesny dall'inizio per la prossima sfida: "Domani, com'era in programma, Buffon riposa".