Nettissimo e meritato successo del Venezia, che domina per 90 minuti un Avellino rinunciatario e incapace di opporre una resistenza degna di questa categoria. I padroni di casa aggrediscono gli avversari sin dal primo minuto, dominano in lungo e in largo, prendendo il possesso delle fasce e del centrocampo, e puniscono ogni disattenzione delle belle statuine che compongono la difesa irpina. Litteri capitalizza la mole di gioco creata dagli uomini di Inzaghi nel primo tempo, svettando di testa su un calcio d'angolo; Domizzi ribatte in rete un pallone respinto dalla difesa, sugli sviluppi dell'ennesimo angolo, dopo il pareggio di Asencio sull'unico tiro in porta degli uomini di Novellino; Zigoni sigla il definitivo 3-1 a un passo dal triplice fischio.
Primo tempo Nei primi 45 minuti è in campo solo una squadra: il Venezia. I lagunari dominano sotto tutti gli aspetti, schiacciando l'Avellino nella propria metà campo e andando più volte vicini al gol. Sull'asse Falzerano - Geijo il Venezia costruisce la prima occasione, il tiro dello spagnolo è respinto da Migliorini. Lo stesso centrale viene anticipato poco dopo da Pinato, che non inquadra lo specchio della porta. Al quarto minuto è invece Lezzerini a salvare gli irpini, allungandosi per respingere un colpo di testa del centravanti spagnolo. Il Venezia è incontrastato padrone del campo per i primi 15 minuti, gli irpini non riescono mai a sorpassare la propria metà campo. Falzerano e Garofalo imperversano sulle fasce, costringendo Laverone e Rizzato a restare bassi, mentre Ardemagni e Asencio non ricevono palloni giocabili. I lagunari guadagnano anche 3 angoli, senza però riuscire a capitalizzare la supremazia. Ma l'Avellino non può resistere a oltranza e inevitabilmente capitola al 34esimo. Sull'ennesimo angolo, Litteri anticipa tutti e batte Lezzerini. Il Venezia vola sulle ali dell'entusiasmo e pochi minuti più tardi sfiora il raddoppio con lo stesso Litteri, ma questa volta Lezzerini riesce a salvarsi deviando la palla che sembrava destinata all'incrocio.
Secondo tempo Novellino inserisce D'Angelo, in gol all'andata, poi Gavazzi per Rizzato, sperando di poter spezzare la supremazia del Venezia a centrocampo. I padroni di casa però controllano la gara agevolmente, senza condere nulla a un avversario che fatica a costruire una manovra degna di questo nome. Pur guadagando metri, infatti, l'Avellino non punge mai, non arriva mai al tiro, e i suoi attaccanti restano in balia di Domizzi & soci, con Ardemagni spesso costretto a scalare a metà campo per trovare un pallone. Il bomber dell'Avellino riceve per la prima volta un pallone in area al 17esimo, grazie al gran lavoro di Asencio che soffia la sfera a Modolo, ma il tiro è nettamente fuori.
Ma il calcio è qualcosa di misteriosamente strano, e l'Avellino perviene al pareggio al 27esimo. Il Venezia ha appena fallito il raddoppio con un colpo di testa centrale di Pinato, D'Angelo vince un contrasto, Gavazzi di prima serve Asencio, che dal cuore dell'area batte Audero con un preciso diagonale. Il Venezia reagisce, e con Garofalo impegna nuovamente Lezzerini, che si salva in angolo. Al 34esimo, i padroni di casa tornano in vantaggio. Ennesimo angolo, la traversa ribatte la deviazione di Andelkovic, sul rimpallo il più veloce è Domizzi, che ribatte in rete. L'Avellino non ha la forza di reagire, Zigoni le dà il colpo di grazia un attimo prima del triplice fischio, con una girata dal centro dell'area con la difesa biancoverde ancora una volta a guardare.