Champions League, ci risiamo. Dopo una fase a gironi molto interessante è pronto a continuare la sua corsa il Tottenham, che è riuscito nell'impresa di mettersi alle spalle Real Madrid e Borussia Dortmund nel proprio girone, ma non è stato comunque aiutato dall'urna, la quale ha optato per la Juventus come avversario dei londinesi negli ottavi di finale, di cui l'andata verrà disputata martedì sera all'Allianz Stadium. Salta immediatamente all'occhio il confronto fra probabilmente i due giocatori più importanti per la fase offensiva di ambo le squadre - perlomeno fra quelli a disposizione -, vale a dire Harry Kane da un lato e Gonzalo Higuaìn dall'altro.
Il primo, inglese, 25 anni a luglio, tifoso e giocatore degli Spurs sin dalla nascita. Un centravanti cresciuto in maniera impressionante nel corso delle ultime cinque stagioni, considerando anche quella in corso, in cui ha raccolto un bottino di 101 reti in 138 presenze in campionato, che lo ha recentemente reso il calciatore più prolifico della storia del suo club nell'ambito della Premier League. Messo al centro degli schemi di Mauricio Pochettino sin dal suo arrivo, l'Uragano mostra grandi doti associative con i compagni magari più qualitativi ma meno fisici. La sua stazza non influisce però sul dinamismo, davvero notevole, così come le capacità realizzative (testimoniate dai numeri di cui sopra): difficilmente ricordiamo un attaccante con un tandem di movimenti con e senza palla così completo, in grado di segnare con entrambi i piedi, ma anche di testa e dalla distanza, indifferentemente e quasi in tutte le situazioni con la stessa efficacia.
Dall'altro lato un uomo ormai nel pieno della propria maturità sportiva, che con la Vecchia Signora ha ottenuto per la prima volta un titolo importante da protagonista, dopo la stagione in cui ha battuto il record di reti realizzate in un singolo campionato di Serie A, giungendo a quota 36 con la maglia del Napoli. La qualità del Pipita è stata però plasmata diversamente da Max Allegri, che ha scelto di ridurne l'efficacia in area - sapendo che un giocatore del genere comunque porta più di venti gol annui con certezza -, ma di dargli una nuova dimensione internazionale, lavorando molto sull'efficacia dell'argentino lontano dalla porta, un fondamentale in cui ormai si distingue come uno dei migliori al mondo. Limati anche alcuni limiti mentali, il numero 9 è ormai un riferimento nella maniera più definitiva per i compagni, come affermato da capitan Gigi Buffon qualche tempo fa ("Dovrebbero mandare a Vinovo tutti i giorni i video delle sue prestazioni come esempio") e si sente pronto per il grande salto europeo, fallito nell'occasione della finale di Cardiff dell'anno scorso.
Due punte complete, un confronto unico da tenersi fra il 13 febbraio ed il 7 marzo. Solo uno giungerà ai quarti, e questo ci dispiace: sicuramente, entrambi arriveranno al meglio. Il numero 10 dei Lilywhites ha infatti siglato il gol-vittoria nel derby contro l'Arsenal di ieri, mentre l'ex Real Madrid viene da sei reti nelle ultime quattro prestazioni. Chi inciderà di più in Juve-Tottenham? Lo scopriremo fra non molto...