Sul campo c’è da rialzare la testa dopo due sconfitte consecutive – anche se il calendario propone la trasferta al San Paolo contro il Napoli -, mentre fuori dal rettangolo di gioco bisogna risolvere una questione spinosa. In casa Lazio è un periodo complicato: la sfida con i partenopei sembra proibitiva, almeno sulla carta, e per di più Simone Inzaghi non può concentrarsi al 100% sul lavoro per via della situazione che riguarda Felipe Anderson. Le indiscrezioni uscite in merito alla rissa sfiorata tra il brasiliano ed il tecnico sono state prontamente smentite dalla società biancoceleste, declassando l’episodio ad una semplice discussione, seppur dai toni accesi.

La traduzione è che per il giocatore – confrontatosi con i dirigenti – la seduta di allenamento è stata svolta a parte, lontano dal gruppo, e di conseguenza verrà escluso dalla lista dei convocati per il big match di sabato sera come provvedimento nell’immediato futuro, ma a lungo raggio è possibile che il club decida addirittura di mettere Felipe Anderson fuori rosa. Questo è lo scenario più drastico e solamente ipotizzabile al momento, però è lapalissiano il fatto che il classe ‘93 non possa proseguire la sua avventura con la maglia della Lazio ed in estate sarà il primo sulla lista dei partenti. Il presidente Claudio Lotito è abituato ormai a gestire situazioni del genere, con la cessione di giocatori con cui si rompono i rapporti, quasi sempre ricavandone comunque il più possibile a livello economico e con l’ex Santos si vorrà ripetere quanto accaduto per Keita, solo per citare l’esempio più recente.

La base d’asta per la prossima finestra di mercato sarà di 40 milioni di euro, prezzo fissato dal numero uno laziale, contando anche il fatto che per un accordo stipulato al momento dell’acquisto, la Lazio dovrà riconoscere al Peixe il 25% dell’incasso. Il rinnovo di Luis Alberto ufficializzato negli scorsi giorni fino al 2022 dimostra come la società voglia puntare sullo spagnolo e di conseguenza si renda necessaria una separazione con Felipe Anderson.