Sette risultati utili a partire dal derby di Coppa Italia del 27 dicembre, il Milan di Gattuso sembra avere imboccato la via giusta. La classifica resta però diversa da quella che ci si attendeva in estate e i passi falsi dovranno quindi essere ridotti al minimo. Senza dimenticare che sono in arrivo l’Europa League con il Ludogorets e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio di Simone Inzaghi. Mirabelli e la società sembrano essere però un pizzico più tranquilli dopo le ultime prestazioni rossonere.

Mirabelli che a margine di una premiazione ha parlato del momento Milan e in particolare di Rino Gattuso: “Non è ancora il tempo di aver rimpianti, abbiamo perso un po’ di tempo, ma ce n’è ancora tanto per fare strada. Mi piace tutto e tanto di Gattuso. Lavora tantissimo, ha una capacità di entrare nel gruppo da grande allenatore. Gattuso è un grande allenatore, mi auguro possa restare qui 10 anni. Per tutti era una scommessa, ma noi lo abbiamo preso perché crediamo molto in lui. Stiamo lavorando tanto, ma per dire che abbiamo fatto bene ce ne vuole. Abbiamo una rosa con tanti giovani, abbiamo un’età media molto bassa e ci sono tanti italiani. Siamo soddisfatti per questo, ma vogliamo crescere ancora tanto. Vogliamo ritrovare presto l’entusiasmo di inizio stagione”.

Si passa poi a ragionare su alcuni singoli come Andrè Silva, Suso e Calabria: “E’ vero che abbiamo fatto pochi gol, ma siamo una delle squadre che calcia di più in porta. André Silva non sta ancora dando quello che ci aspettavamo, ma siamo sicuri di avere in mano un attaccante con un grande futuro. Kalinic si sta riprendendo bene, Cutrone è una bellissima sorpresa a cui non dobbiamo dare troppe responsabilità. Suso e Calabria? Sulle loro potenzialità non abbiamo mai avuto dubbi. Abbiamo rinnovato loro il contratto perché crediamo tanto in loro. Piano piano stiamo conoscendo meglio anche altri nuovi acquisti. All’inizio Calhanoglu è stato criticato, ma ora sta facendo vedere le sue qualità. André Silva è forse quello più indietro, ma siamo convinti di avere un grande giocatore tra le mani. Dobbiamo dargli il tempo necessario per farlo esprimere al meglio”.