L'assegnazione dei diritti televisivi a MediaPro da parte della Lega di Serie A apre le porte ad una possibile rivoluzione nel modo di vivere il nostro calcio. Innanzitutto partiamo dal chiarire chi è MediaPro, ovvero una società spagnola che funge da intermediario, poiché non possiede canali satellitari o digitali in Italia - mentre all'estero è proprietaria di beIN Sports -, ciò vuol dire che dovranno per forza di cose entrare in trattativa con Sky e Mediaset Premium, motivo per cui l'emittente di Murdoch ha già fatto un passo indietro rispetto al ricorso paventato ieri. Nella giornata di ieri, Sky, si era messa sul piede di guerra a causa dell'idea della società spagnola di creare un canale tematico con la Lega Calcio, violando quindi il bando vinto da intermediario semplice. Oggi però la Lega ha smentito questa possibilità, facendo cambiare la volontà belligerante di Murdoch. 

Stabilito questo, passiamo all'atto pratico, ovvero a cosa cambierà. Rimanendo MediaPro un intermediario semplice, gli spagnoli produrranno le partite del nostro campionato - per ora 14 su 20 visto che 6 squadre producono le immagini da sole - per poi rivenderle a Sky o Mediaset. Per il Biscione non cambia fondamentalmente nulla, non erano produttori prima e non lo saranno dopo, mentre Sky perde potere in questa situazione, mettendosi nelle stesse condizioni dell'azienda di Cologno Monzese. MediaPro si siederà al tavolo con tutte le piattaforme interessate a distribuire il nostro campionato e qui c'è già una piccola rivoluzione, perché alla società spagnola vuole mandare in onda le partite su qualsiasi broadcaster disponibile: paytv, digitale, satellite e anche internet. Oltre ai due operatori tradizionali citati poco fa, siederanno al tavolo delle trattative anche TIM, Amazon Fastweb, Vodafone e Perform, interessanti alla diffusione via internet delle partite e sugli smartphone. L'obiettivo di MediaPro è chiaro: trasformare la Serie A in un prodotto, un marchio, riconoscibile a primo impatto, con standard qualitativi alti per tutte le gare prodotte. 

Oltre alla distribuzione delle partite, che potrebbe avvenire su nuovi canali, MediaPro potrebbe apportare un nuovo cambiamento nel calendario della Serie A con l'aggiunta di tre finestre alle cinque attuali. L'intenzione degli spagnoli, infatti, è quella di far aprire la giornata di campionato il sabato alle 15, aggiungere un match alle 18 di domenica e di mettere come paletto fisso il monday night, in pieno stile Premier League. La centralità, però, rimane comunque il tifoso, che potrà godere di una produzione qualitativa e lo potrà fare su più fasce d'orario, spalancando le porte anche ai tanto desiderati mercati asiatici. Attenzione anche ai pacchetti che rivenderà MediaPro. Saranno comunque in linea con i dettami della legge Melandri, ma potrebbero chiedere ai vari operatori di mercato di slegare la Serie A dal pacchetto sport o calcio presente sulle varie piattaforme, stabilendo così un chiaro valore del prodotto italiano e anche un ribassamento dei prezzi sulle proposte con minor capacità di distribuzione.