Dopo diversi intoppi e vicissitudini si è giunti ad una conclusione, ma sicuramente le polemiche non si placano e potrebbe cominciare presto una nuova partita. La Lega Serie A ha accettato l’offerta di MediaPro ed ha assegnato i diritti tv del massimo campionato all’operatore spagnolo per il triennio 2018-2021. Questo il comunicato ufficiale:
“L'assemblea della Lega Serie A, riunitasi alle ore 11.30 per l'apertura della busta presentata alle ore 9.36 di oggi per il Pacchetto Global dall'intermediario indipendente Mediapro, ha verificato che l'offerta depositata, pari a 1.050.001.000 euro, è superiore al prezzo minimo richiesto dall'Invito ad Offrire e conseguentemente procederà alla comunicazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dall'Invito stesso ai fini dell'assegnazione dei diritti in oggetto”.
Dunque, al gruppo MediaPro basta una proposta che supera di mille euro la base d’asta per sbaragliare la concorrenza ed acquisire i diritti audiovisivi delle 380 partite annuali della Serie A per i prossimi 3 anni. Tutti felici e contenti? Neanche per sogno, perché Sky ha già fatto sapere che farà ricorso contro la decisione della Lega, affidando ad un comunicato riportato dall’ANSA la propria posizione in merito: “Sky diffida la Lega Serie A dall'assegnare i diritti tv a MediaPro. Secondo il documento inviato dai legali di Sky, il gruppo audiovisivo spagnolo, pur avendo presentato un'offerta per il bando rivolto esclusivamente agli 'intermediari indipendenti', non opererebbe come tale ma come un vero e proprio operatore della comunicazione”. Secondo il broadcast satellitare di proprietà di Rupert Murdoch, MediaPro ha intenzione di operare in Italia come un operatore della comunicazione a tutti gli effetti, realizzando dei canali tematici ufficiali della Lega, in modo da “vendere spazi pubblicitari sugli stessi canali, concludere accordi per la distribuzione di tali canali con gli operatori della comunicazione interessati e ripartire i profitti con la Lega” - sempre secondo quanto riportano i legali di Sky.
Ora tocca all’Antitrust esprimersi sulla questione: entro 45 giorni verrà emesso il verdetto che potrebbe stravolgere il modo di vedere il calcio in Italia.