La Serie B 2017-18 continua a regalare partite dalle mille emozioni, con gol e rimonte pazzesche e a volte senza senso. Anche il primo posticipo del nuovo anno non si sottrae a questo andamento, anzi al Rigamonti è andata in scena una sintesi di questo torneo. Inizia col botto il 2018 dell'Avellino, squadra sempre al centro di mille polemiche di ogni tipo, e che sul campo dimostra di saper reagire con i fatti. Il disappunto di parte della tifoseria per un mercato che non è decollato viene infatti addolcito dai 3 punti che Castaldo&soci conquistano al Rigamonti. Il Brescia, con Boscaglia che per la terza volta torna sulla panchina delle rondinelle, sparisce dal campo dopo aver dominato in lungo e in largo per 45 minuti. Un irrefrenabile Bidaoui, e un Castaldo sempre decisivo a dispetto della carta d'identità, ribaltano il 2-1 con cui si era chiuso il primo tempo, permettendo a Novellino (espulso nel finale) di allontanarsi dalle zone calde della classifica. Bassifondi a cui resta invece ancorato il Brescia, per il quale si prospetta un 2018 davvero difficile.
Primo tempo Novellino lancia subito De Risio, unico arrivo del mercato di riparazione, mentre non porta neanche in panchina i vari Moretti, Paghera e Ardemagni Il Brescia parte all'arrembaggio, arrivando più volte nell'area dell'Avellino, senza però riuscire a inquadrare la porta. A sorpresa, al 13esimo è l'Avellino a passare, con un'azione che potremmo definire alla Sarri. Bidaoui imperversa sulla fascia destra del Brescia, e pennella un assist perfetto sul palo opposto per l'accorrente Molina, che non lascia scampo a Minelli. Il Brescia sembra non accusare il colpo e riparte all'attacco. Prima Caracciolo, poi Torregrossa, sprecano il pallone del pareggio, ma la difesa degli ospiti decide di dare una mano agli avversari. In meno di due minuti, la retroguardia irpina cuoce due frittate e le serve all'affamato Torregrossa, che incredulo ringrazia e buca per due volte Radu. L'Avellino accusa il colpo, il Brescia sfiora il tris con una punizione di Caracciolo, che Radu riesce a smanacciare quanto basta per deviare il pallone sul palo.
Tutt'altra storia nella ripresa. Il Brescia, che forse accusa lo sforzo fisico dei primi 45 minuti, non ripete la stessa prestazione. Al 54esimo Ndoj, che rumors delle scorse settimane avevano accostato all'Avellino, perde un sanguinoso pallone in area, e Castaldo è troppo furbo ed esperto per non approfittarne: esterno destro delizioso, e Minelli battuto per la seconda volta. I biancoverdi ci credono e al 61esimo mettono la freccia. Bidauoi fa impazzire la retroguardia bresciana, e dopo un dribbling piazza un destro a giro là dove Minelli non può arrivare. Novellino manda in campo Gavazzi, che torna a giocare dopo oltre un anno di assenza, Boscaglia risponde con Ferrante. Gli assalti dei padroni di casa non sortiscono effetti, anzi è ancora l'Avellino a sfiorare il gol. Gavazzi lancia Asencio in contropiede, lo spagnolo serve Castaldo, che prova un pallonetto alla Totti ma la traversa gli nega uno dei gol più belli della carriera. Il Brescia non ne ha più, recrimina per un probabile rigore non concesso, ma non tira mai in porta. L'Avellino controlla senza sofferenze fino al 95esimo, riesce ad avere la meglio nelle mischie che si creano al limite della propria area, e porta a casa una vittoria preziosissima.