La cessione di Nikola Kalinic poteva essere per lui l’occasione di prendersi sulle spalle la Fiorentina, ma l’acquisto di Giovanni Simeone e le ottime prestazioni del Cholito hanno spinto Stefano Pioli a puntare sull’argentino. Per Khouma Babacar lo spazio in maglia viola è sempre più stretto: 15 presenze in Serie A, tutte da subentrato, ed occasioni da titolare soltanto in Coppa Italia. Per la verità la sua media goal resta ottima come lo era l’anno scorso, con 4 reti in campionato in 366 minuti giocati – tra cui quella decisiva alla Sardegna Arena contro il Cagliari od il rigore in pieno recupero contro la Lazio - ed una in Coppa in 156 minuti, ma il senegalese non è soddisfatto del suo impiego e sta pensando sempre più seriamente di lasciare Firenze.
E ci sta pensando anche la Fiorentina, visto che dopo tanto chiacchiericcio sarebbe arrivata una offerta importante: secondo il Corriere dello Sport infatti il Crystal Palace è pronto a mettere sul piatto circa 15 milioni di euro per portare l’attaccante a Selhurst Park. Le ultime voci però parlano di un Babacar intenzionato a non accettare alcuna proposta – dalla Premier League hanno chiesto informazioni anche West Ham, Brighton e West Bromwich – e di portarsi a scadenza – fissata al 30 giugno 2019 – per poter scegliere lui la destinazione, forse anche un po’ infastidito dal comportamento della società nei suoi confronti.
Difficile sapere come si evolverà la situazione, ma il direttore generale viola Pantaleo Corvino sta comunque iniziando a sondare il terreno per sostituire il centravanti classe ‘93. I nomi caldi al momento sono due: uno è quello di Facundo Ferreyra, l’altro è quello di Emiliano Sala. Entrambi argentini con passaporto italiano – quindi comunitari -, il primo è attualmente in forza allo Shakhtar Donetsk con cui ha segnato 20 goal in 28 partite in questa stagione, mentre il secondo è il centravanti di punta del Nantes di Claudio Ranieri – 9 centri fra Ligue 1 e Coppa di Lega quest’anno. Attenzione però, perché nelle ultime ore è spuntata una suggestione – probabilmente destinata a restare tale – che porta a Mattia Destro.