Il calcio sa essere davvero strano. Lo sa bene Massimo Coda che, nel giro di una settimana, è passato da possibile partente ad ancora di salvezza di un Benevento che adesso sogna qualcosa di impossibile, almeno fino a quindici giorni fa. Tre gol in due partite per l'ex attaccante della Salernitana che ha regalato le due vittorie consecutive ai sanniti contro Chievo e Sampdoria, lui alla Gazzetta racconta così questi incredibili 180': "Come si dice da queste parti mi sono regalato una bella fine e un buon principio. In realtà noi sapevamo di valere di più di quanto non dicessero i risultati. Eravamo partiti bene disputando gare discrete, poi i dieci gol subiti da Napoli e Roma ci hanno traumatizzato e un paio di batoste, contro Sassuolo e Cagliari, sembravano averci dato il colpo di grazia. Invece siamo ancora e vivi e pronti all'impresa".

Da possibile partente a punto fermo, in pochi attimi tutto è cambiato per Coda: "In effetti ho ricevuto delle offerte importanti ma il mio desiderio è sempre stato quello di rimanere a Benevento perché il presidente Vigorito mi ha fortemente voluto nel mercato estivo. Inoltre mi piace il nostro stile di gioco attuale e con il mister c'è un gran feeling. All'inizio c'è stata qualche incomprensione perché lui pensava che non mi impegnassi e invece avevo solo bisogno di gestirmi un po'. Non mi ha estromesso dalle sue scelte e adesso lo sto ripagando. Tra l'altro, da punta centrale nel tridente mi trovo a mio agio".

Eppure compagni d'attacco prestigiosi ci sono stati nella carriera del cannoniere campano: "Ho giocato con Lapadula al Nova Gorica, è un buon amico. Il riferimento, però, credo sia a Cassano perché con lui a Parma stavo per far davvero il salto di qualità, spiega Coda. E' un campione unico, se si mettesse in forma potrebbe ancora fare la differenza. Magari qui da noi". Ventinove anni e qualche infortunio di troppo che l'ha penalizzato: "Penso spesso a ciò che ho avuto a Parma, racconta Coda. Era il mio momento migliore. Fu un grosso peccato perché, poi, la stagione si chiuse con la retrocessione e il fallimento". I buoni propositi per il girone di ritorno: "Il massimo sarebbe centrare la salvezza grazie alle mie reti: ne ho realizzate 92, spero di arrivare a 100 regalando la salvezza alla squadra".