Finisce 1-1 tra Fiorentina e Milan, partita che ha regalato emozioni solo nei secondi 45' e con squadre che hanno giocato una gara ordinata senza scoprirsi più di tanto. Al Franchi si è visto un Milan molto stanco, appesantito dai 120 minuti del Derby in Coppa Italia: il diavolo non è riuscito infatti ad esprimere il suo miglior gioco, in parte come detto per la fatica accumulata, ma anche a causa di una grande Fiorentina che ha saputo mettere in difficoltà la difesa rossonera per tutti i 90'. La squadra di Gattuso ha giocato più che altro di contropiede e ripartenza. La difesa non è apparsa solidissima, rischiando varie volte il gol nel primo tempo, subendolo, poi, nel secondo da Simeone che ha battuto la compagine rossonera e con un bella torsione sul primo palo ha superato Donnarumma. Il Milan ha saputo però reagire ed ha trovato subito il gol del pareggio con Calhanoglu, dopo un'iniziativa del solito Suso dalla destra.
Commenta la prestazione dei ragazzi, il tecnico rossonero Gennaro Gattuso ai microfoni di Premium Sport. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla prima rimonta stagionale del Milan: “Non volevamo perdere, sapevamo quello che avevamo speso nel derby, avevamo giocatori in difficoltà fisica. Abbiamo fatto la partita che volevamo fare: anzi, potevamo anche vincerla all’ultimo. E’ una squadra non bellissima da vedere, ma non molla mai e comincia a fare le cose da squadra”.
Su Bonucci: “Si gioca in undici, non da soli. Sono contento delle sue prestazioni: certo può fare di più, ma piano piano. Per come si allena, come interpreta le partite, per quello che fa nello spogliatoio sono contento”.
Ancora sulla partita: “Non abbiamo interpretato bene il primo tempo, giocavamo dritti per dritti. In palleggio non abbiamo mai trovato Montolivo e Bonaventura. Ci siamo abbassati moltissimo, non volevamo soffrire gli avversari: loro hanno gli attaccanti che aggrediscono bene in area e l’avevano preparata così. Non subivano gol da 360′, ci teniamo questo punto per come abbiamo affrontato la partita e le difficoltà che avevamo”.
Su Calhanoglu: “Ha lavorato molto, con passione e voglia. Interpreta gli allenamenti in modo positivo, è un ragazzo che ha doti incredibili come tanti altri. Ma per giocare a calcio bisogna correre, allenarsi a 100 all’ora. E’ migliorato per merito suo: se oggi gioca a questi livelli è merito suo, se l’è cercato lui”.