Sfida delicatissima, per il Palermo Calcio, che nella sua ultima uscita di questo 2017 si ritroverà ad ospitare una Salernitana ferita ma non morta, scossa dalla clamorosa debacle subita, in casa, dal Foggia. Più forti sotto tutti i punti di vista, i rosanero non dovranno però sottovalutare la sfida, dimostrandosi forti mentalmente e meritevoli della vetta della classifica, migliorando magari un trend casalingo non troppo felice: nella particolare classifica delle sole sfide entro le mura amiche, infatti, i siciliani sono solo quinti, preceduti da formazioni peggio piazzate ma più performanti in casa. Nulla di troppo rilevante, considerando l'andamento della stagione, ma un dato da poter migliorare per alzare ancor di più un livello di prestazioni altissimo. Per contro, i granata sono ottavi nella classifica di gare lontano dal proprio stadio, fermi a quota 13 in dieci gare. Bottino affatto magro, assolutamente da rimpolpare per non perdere il treno playoff.

Le ultime indiscrezioni della sfida, danno un Palermo schierato con il 3-5-2, in cui dovrebbero essere La Gumina e Trajkovski i riferimenti offensivi. Davanti a Posavec, terzetto difensivo probabilmente composto da Cionek, Struna e Bellusci, con i fluidificanti Rispoli ed Aleesami ad aiutare in fase di ripiegamento. Nella zona mediana del campo, invece, Gnahoré e Coronado al fianco di Jajalo. Tanta incertezza, invece, in casa Salernitana, con Colantuono che potrebbe varare un 4-3-3 diverso rispetto al 4-4-2 visto contro il Foggia. Davanti ad Adamonis, i centrali dovrebbero essere Schiavi e Bernardini, affiancati da Pucino e Vitale. Mediana occupata da Signorelli e dalle mezz'ali Ricci e Minala, mentre in attacco potrebbe vedersi l'inedito tridente composto da Sprocati, Gatto e Rossi.

Intervenuto durante la consueta conferenza stampa pre-gara, Tedino ha parlato proprio dei prossimi avversari: "Dopo il cambio di mister – ha detto - hanno giocato con un 4-2-3-1 e non so se lo confermeranno, adesso dobbiamo pensare al nostro cercando di giocare un calcio che ci rappresenti". Passaggio importante anche sull'attuale posizione di classifica del suo Palermo: "Campione d’inverno? Ci interessa fare più punti possibili, il titolo di campione d’inverno è relativo anzi ti impegna di più. Per domani ho il dubbio Nestorovski, tra giocatori e staff c’è un bel rapporto e Ilija essendo un giocatore intelligente sa che devo valutare serenamente la situazione. Ci sono dei giocatori debilitati come Murawski, Chochev e Gnahorè che stanno facendo molto bene e per questo devo ancora valutare bene".

Ugualmente cauto, il tecnico della Salernitana Colantuono, che nel suo intervento non ha potuto evitare un passaggio sulla debacle della scoras giornata: "Dobbiamo ripartire innanzitutto dalla buona prestazione fatta col Foggia che paradossalmente a mio avviso è stata anche migliore di quella contro l’Entella. Il risultato ci ha penalizzato fortemente ma il campo ha raccontato un’altra partita. Detto ciò dobbiamo prendere atto del risultato e ripartire perché si prospetta subito davanti a noi una partita molto difficile contro la prima della classe e bisognerà tirare fuori una prestazione maiuscola se vogliamo recuperare punti".

E ancora, sul Palermo: "Il Palermo si affronta cercando innanzitutto di giocare il nostro calcio perché andare lì per subire soltanto non credo sia molto proficuo – continua il tecnico, che parla anche del momento dei suoi ragazzi - Purtroppo abbiamo tante defezioni con diversi giocatori che si sono fermati anche questa settimana e che si aggiungono ai già infortunati. Ci sono ancora alcuni giocatori da valutare e mi prendo tutto il tempo a disposizione per fare tutte le considerazioni del caso. C’è da stringere i denti e da stare compatti per arrivare a questa gara e fare il massimo sforzo possibile".

Contrariamente a quello che si possa credere, le sfide tra Palermo e Salernitana hanno maggiormente sorriso ai granata, che proprio nella loro ultima sortita siciliano riuscirono a conquistare tre punti pesantissimi in vista della salvezza. Era il lontano 2004 ed i rosanero riuscirono a conquistare la A, mentre i granata si salvarono. Ora le forze in campo sono più o meno le stesse e con gli stessi divari, il collettivo campano vuole però dimostrare di aver compiuto quello step decisivo per puntare ai playoff. Non sarà facile, ma tentare non costa nulla.