Leonardo Bonucci e il Milan, forse il simbolo più evidente dell'enorme rivoluzione estiva che ha travolto il club rossonero, riempiendo di entusiasmo e grandi aspettative un'intera tifoseria. Le cose sul campo, fino a questo momento, sono andate in maniera profondamente diversa da quanto un po' tutti si aspettavano. Anche lo stesso Bonucci ha faticato nelle primissime apparizioni in maglia Milan, con il punto più basso toccato con l'espulsione rimediata contro il Genoa.

Bonucci si è raccontato al mensile rossonero Forza Milan! senza nascondere quelle che sono state le sue difficoltà: "lo penso che nei momenti di reale difficoltà, quando ti trovi sul campo, la testa ti aiuti tanto, perché dove non ci arrivi con le gambe ci puoi arrivare col cervello. In questi mesi iniziali, ho fatto fatica da questo punto di vista perché avevo la testa impegnata da tanti pensieri e i mio livello fisico non era ottimale. Quindi, le due cose messe insieme mi hanno portato a fare delle prestazioni non consone a quelle del passato. Dopo la squalifica di due giornate (a causa dell'espulsione rimediata contro il Genoa, n.d.r.), ho lavorato sia sul fisico che sulla testa e sono riuscito a esprimermi come avrei voluto sin dall’inizio. Sono d'accordo con Gattuso: vanno di pari passo, ma nei momenti di difficoltà la testa ti aiuta a rendere quel qualcosa in più per arrivare all’obiettivo: una grande prestazione per il singolo, una vittoria per la squadra".

Secondo il difensore, poi, si possono trovare delle similitudini tra questo anno del Milan e la sua prima stagione alla Juventus: "Si, rivedo tanto di simile. Il grande entusiasmo iniziale, tanti nuovi acquisti… la differenza la vedo soprattutto nella partenza: con la Juve l’inizio fu ottimo, arrivammo a dicembre nelle prime posizioni, poi da gennaio ci fu un tracollo inspiegabile. Al Milan invece abbiamo avuto difficoltà nell’amalgamare il nuovo gruppo, non era facile sicuramente ci sarebbe servita un po’ di fortuna in più. Sono però sicuro che, da questo momento in avanti, tireremo fuori il meglio da ognuno di noi e riporteremo il Milan ai livelli che gli competono". Chissà che questo percorso di risalita non possa accelerare già con il 2018: "Spero che il 2018 sia migliore dell'anno che sta per terminare, perché ce lo meritiamo. Se lo meritano tutti quelli coinvolti nel progetto Milan, ma anche tutti gli italiani, passando al discorso Nazionale, perché la mancata partecipazione al Mondiale è un momento davvero brutto per il nostro calcio. A livello personale, vorrei raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati a inizio stagione".