Preziosissima vittoria della Fiorentina, che in casa del Cagliari si rilancia in ottica playoff. Dopo un primo tempo combattuto ma senza reti, i toscani spingono trascinati da Chiesa ma vincono grazie a Babacar, deciso a prendersi la maglia da titolare ai danni di Simeone. Cagliari che resta a quota 17, ventisei punti per i ragazzi di Pioli

Padroni di casa che scendono in campo con il solito 3-5-1-1, dove è Joao Pedro il trequartista alle spalle di Pavoletti. Davanti a Cragno, difesa a tre composta da Romagna, Andreolli e Pisacane, affiancati in fase difensiva dai fluidificanti van der Wiel e Padoin. Nella zona mediana del campo, si rivede Cossu, con Barella e Ionita scelti da Lopez come mezz'ali. Stessa disposizione tattica, invece, per gli ospiti, con Pioli che sorprende tutti lanciando in campo il giovanissimo difensore Milenkovic al fianco di Hugo ed Astori. In attacco, Thereau e Simeone, con Chiesa pronto ad alzare il proprio baricentro a destra. Nella zona mediana del campo, chiavi del gioco affidate a Milan Badelj, con Benassi e Veretout a sostegno. Completano l'undici viola, il portiere Sportiello e l'esterno Biraghi

Sfida inizialmente molto compassata, con la Fiorentina che comincia subito la manovra dai tre difensori, trovando però un Cagliari ben messo il campo. Al 10' primo squillo di Chiesa, la cui conclusione sugli sviluppi di un corner non trova impreparato Cragno. Prendendo sempre più confidenza con il modulo, gli ospiti ci provano anche dieci minuti dopo, quando è Simeone a tirare dopo essersi girato. Idea poco felice, Cragno blocca a terra. Per contro, i sardi pungono solo da calcio di punizione, come conferma la punizione di Joao Pedro che quasi sorprende Sportiello. Il portiere di casa è davvero in palla e al ventiseesimo si mette di nuovo in evidenza su Simeone con una parata in tuffo.

Tra i ragazzi di Pioli, quello più in palla è sicuramente Federico Chiesa, che al 36' calcia in porta dopo aver saltato Andreolli. Nell'occasione, poco altruista l'esterno, che avrebbe potuto servire un Benassi meglio piazzato. Nella fase finale di frazione è ancora la Fiorentina a mettersi in evidenza con i propri calciatori più tecnici: al 41' tiro insidiosissimo di Chiesa su rimpallo della difesa sarda, tre minuti dopo è invece lontanissima l'idea di Veretout. L'ultimo squillo di frazione è però targato Joao Pedro, il migliore dei suoi. La sua conclusione a giro non preoccupa però Sportiello.

Seconda frazione che riprende sui binari dell'equilibrio, con le due formazioni che si studiano prima di offendere. Al 48' subito Cagliari in evidenza con il giovane centrocampista Barella, il cui destro potente non preoccupa l'attento Sportiello. Tornando mentalmente in campo, cinque minuti dopo è Simeone a provarci ma Romagna lo ostacola e compie un grande intervento. Al 58', grande chance per Thereau, che inserendosi come un falco impatta male di destro e spara alto da posizione centralissima. Più Fiorentina che Cagliari, se la sfida fosse un incontr di boxe. I ragazzi di Pioli arrivano spesso sulla trequarti, non trovando però la via della rete.

Per sbloccare la sfida, Pioli mescola le carte in tavola cambiando qualche atleta presente in campo, come il cambio che al 70' getta nella mischia Khouma Babacar. Il poderoso attaccante africano, deciso a mettersi in mostra, fa esplodere il pubblico di casa al minuto numero ottantadue: staccandosi da vero attaccante, Babacar si libera di Andreolli e, con un guizzo, batte di rapina un Cragno perfetto fino all'1-0 ed incolpevole al momento della conclusione avversaria. La marcatura vincente funge da molla, per la viola, che nei minuti finali di gara cerca di battere in contropiede un Cagliari sbilanciato in avanti. Il nervosismo dilagante (due gialli ed un rosso) limitano però il natural sviluppo della sfida, che si conclude per 1-0 dopo ben sei minuti di recupero. Migliore in campo per i padroni di casa, Cragno. Per gli ospiti in evidenza Chiesa.